Bione di Smirne: differenze tra le versioni

Della sua vita sappiamosi conosce pochissimo, ma pare che la sua attività poetica sia da collocare all'incirca intorno al [[IIII secolo a.C.]], sotto il regno di [[Tolomeo Filadelfo]], verso il 280 a.C.<ref name="Villarosa">{{Google books|mZW1_HSkddYC|Dizionario mitologico-storico-poetico|autore=F. S. Villarosa|anno=1841|editore=Tipografia Nicola Vanspandoch e C.|città=Napoli|pagina=60|volume=vol. I}}</ref> Qualche notizia ceè lacontenuta tramanda ilnel lessico bizantino ''[[Suda (enciclopedia)|Suda]]:'', da cui si apprende che sarebbe nato a Flossa, un sobborgo della città di [[Smirne]]. Sempre la ''Suda'' lo citaannovera nella triade [[Poesia bucolica|bucolica]] (i tre maggiori poeti bucolici greci) insieme a [[Teocrito]] e [[Mosco (poeta)|Mosco]].

Altre notizie biografiche lesi ricaviamoricavano dall<nowiki>{{'</nowiki>}}''Epitafio di Bione'', composto da un anonimo seguace del poeta, imitato anche da [[Catullo]]. Sarebbe vissuto a lungo in [[Sicilia greca|Sicilia]] e, secondo tale fonte, sulla cui attendibilità permangono dei dubbi, Bione sarebbe morto giovane a causa di un avvelenamento<ref>''Epitafio di Bione'', vv. 109-112.</ref>.

Di lui sono sopravvissuti diciassette frammenti di liriche [[bucoliche]], oltre al ''Canto in morte di Adone'', che è un poema scritto in [[Esametro dattilico|esametri,]] nelconservato qualein piangeun inmanoscritto mododi appassionato[[Teocrito]] e intensoispirato laall'idillio scomparsaI deldi giovanequest'ultimo, amatoin dacui [[AfroditeTirsi]]. rivolge un lamento per la morte di [[Dafni (mitologia)|Dafni]].

I temi preferiti dal poeta sono le narrazioni delle gesta e delle vicissitudini di [[Afrodite]], delle [[Muse (mitologia)|Muse]] e di [[Eros (mitologia)|Eros]], mentre dall'amore trae la sua vena ispiratrice. I suoi ''Idilli'' presentano immagini campestri espresse con molta delicatezza, una poesia che gode di uno stile puro ed elegante<ref name="Villarosa" />.

Bione si può considerare un caposcuola di un genere di lirica decadente che influenzò un buon numero di allievi e di epigoni.<ref>"Le Muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol.II,con pag.270</ref>