Bernardo Rossellino: differenze tra le versioni
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[[File:A Rossellino Tumba del Cardenal de Portugal San Miniato Florencia.jpg|
{{Bio
|Nome = Bernardo
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Settignano
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1409
|LuogoMorte = Firenze
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1464
|Epoca = 1400▼
|Attività = architetto
|Attività2 = scultore
▲|Epoca = 1400
|Nazionalità = italiano
}}
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==Vita e opere==
Non abbiamo notizie certe del suo periodo di formazione. Formò fin da giovane una bottega di scultura con i fratelli Giovanni e Antonio. Nel 1433 venne incaricato dei lavori di completamento alla facciata della chiesa di Santa Maria della Misericordia ad Arezzo, dove lasciò anche sculture. Nella stessa Arezzo realizzò una [[Annunciazione]] in terracotta per il [[Duomo di Arezzo|Duomo]]<ref>L.Finelli, S.Rossi, ''Pienza tra ideologia e realtà'', 1979</ref>, e partecipò al cantiere del [[palazzo della Fraternita dei Laici]] per il quale progettò il piano primo rinascimentale, innestato sul piano terra gotico (1433), ed a quello della [[badia
Nel [[1435]] è documentato alla Badia Fiorentina per la realizzazione del [[chiostro degli Aranci]], e nel 1439 acquistò una casa in Santa Croce, stabilendosi a Firenze dove collaborò, in ruoli subalterni, al cantiere del [[Cattedrale di Santa Maria del Fiore|Duomo]], della Chiesa S. Maria del Fiore e dell'[[Ospedale degli Innocenti]], entrando in contatto con il linguaggio architettonico brunelleschiano che contribuì alla sua formazione architettonica. Nel 1446 incontrò a Firenze [[Leon Battista Alberti]], di cui divenne amico e collaboratore per il cantiere di [[palazzo Rucellai]]. Fu un momento di svolta della sua vita e della sua attività, facendolo rivolgere verso l'architettura<ref name="L.Finelli, S 1979">L.Finelli, S.Rossi, ''Op. cit.'', 1979.</ref>.
===Roma===
[[File:Bernardo Rosellino.jpg|thumb|Ricostruzione del progetto del Rossellino per San Pietro]]
[[File:View of the Campidoglio on the Capitoline Hill, with equestrian statue at lower right, from the series 'The Small book of Roman ruins and buildings' (Operum antiquorum romanorum) MET DP828784.jpg|thumb|L'area del Campidoglio con a destra il palazzo dei Conservatori di Rossellino, prima delle trasformazioni michelangiolesche, 1562]]
Trasferitosi temporaneamente a [[Roma]], chiamato da [[papa Niccolò V]], forse per consiglio di Alberti, lavorò dal 1451 ad un progetto di sostanziale ristrutturazione dell'[[Antica basilica di San Pietro in Vaticano]] che prevedeva il mantenimento del corpo longitudinale a cinque navate coprendolo con volte a crociera su pilastri che dovevano inglobare le vecchie colonne, l'ampliamento del transetto, l'aggiunta di un coro, che fosse la prosecuzione logica della navata e di un vano coperto a cupola all'incrocio tra transetto e coro.<ref>Gianfranco Spagnesi, ''Roma: la Basilica di San Pietro, il borgo e la città'', 2003</ref> Il progetto del pontefice coinvolgeva anche il complesso del Palazzo Vaticano e l'area urbana vicina, con l'apertura di nuove piazze e strade<ref>André Chastel, ''Arte e umanesimo a Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico'', 1964</ref>. I lavori iniziarono con l'ampliamento dell'abside e del transetto della basilica, realizzate fino al primo ordine, ma si interruppero
A Roma Bernardo Rossellino lavorò anche ad altre opere, anche se per
</ref>
Lavorò, forse, al restauro della [[basilica di santa Maria Maggiore]], ed alla ristrutturazione della [[chiesa di Santo Stefano Rotondo]] riportando al centro dell'edificio un altare marmoreo, eliminando l'ambulacro esterno ormai quasi crollato e realizzando il tamponamento dell'anello di colonne esterno.<ref>V.Volta, ''Rotonde d'Italia: analisi tipologica della pianta centrale'', 2008.</ref>
Nell'area del [[Campidoglio]] realizzò su preesistenze medievali, il [[Palazzo dei Conservatori]] ,<ref
Gli viene attribuito da alcuni studiosi, un ruolo anche nell'elaborazione del progetto complessivo di [[palazzo Venezia]].
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Gli elementi del monumento furono poi ripresi in altre opere fiorentine dello stesso Rossellino, dei collaboratori e degli allievi, diventando un diffuso modello.
Molti gli attribuiscono anche i disegni dell{{'}}''Arca del [[Marcolino Amanni da Forlì|Beato Marcolino]]'', che suo fratello [[Antonio Rossellino]] realizzò a [[Forlì]] nel [[1458]], avvalendosi anche dell'aiuto di un altro fratello, [[Giovanni Rossellino]], e che oggi è conservata nella [[Pinacoteca Civica di Forlì]].
===Pienza===
[[File:Grondplan piazza pioII.jpg|
[[File:Pienza Piazza Pio II.JPG|
Nel [[1459]] [[papa Pio II]] gli affidò la [[Urbanistica di Pienza|sistemazione dell'antico borgo]] di Corsignano, oggi [[Pienza]], secondo i principi dell'urbanistica e dell'[[architettura rinascimentale]]. Principalmente, la cittadina presenta quattro edifici fondamentali realizzati all'epoca:
#[[Palazzo Piccolomini]], che riprende motivi di [[Palazzo Rucellai]] di Firenze (porte, panca di via, [[bugnato]], [[bifore]] a tutto sesto), anche se presenta una scorrettezza compositiva rispetto a quest'ultimo: nel palazzo di Alberti la finestra deriva dalla [[campata]], qua invece è indipendente dallo schema costruttivo, questo perché Rossellino è più un costruttore che un teorico dell'architettura e come tale pensava che la facciata dovesse derivare dall'interasse tra le travi, piuttosto che da proporzioni studiate a tavolino;
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#il [[Palazzo Comunale (Pienza)|Palazzo Comunale]];
#il [[Duomo di Pienza|Duomo]], che presenta una facciata albertiana con [[timpano (architettura)|timpano]], alte semicolonne addossate a [[pilastri]] posti su [[piedistallo|piedistalli]]. Pio II volle una chiesa che ricordasse le ''[[hallenkirche]]n'' tedesche, per questo ha un corpo gotico e non presenta decorazioni; il papa arrivò anche a minacciare di scomunica chiunque cercasse di decorare l'interno della chiesa.
In Pienza Bernardo deve lavorare su un territorio relativamente piccolo ed è quindi costretto a trovare diversi accorgimenti: in primo luogo la piazza su cui si costruisce la città è a forma di trapezio con il lato minore che
In secondo luogo le strade sono in leggera curva in modo che chi le percorre non veda la fine di esse e quindi abbia la sensazione che siano più lunghe.
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===Altre opere attribuite===
Molti altri edifici vengono in vario modo attribuiti al progetto di Rossellino. A Firenze [[Palazzo Spinelli (Firenze)|Palazzo Spinelli]]. A Roma il rifacimento della [[Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore (Roma)|chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore]] oggi completamente trasformata ed il torrione di Niccolò V in Vaticano. Ad Arezzo palazzo Bruni, poi Ciocchi del Monte. A Spoleto il loggiato interno della [[Rocca Albornoziana (Spoleto)|Rocca Albornoziana]]. A Perugia il progetto e, solo parzialmente, l'esecuzione del campanile della [[Basilica di San Pietro (Perugia)|basilica di san Pietro (Perugia)]]. A [[Fabriano]] gli è stata attribuita la struttura del cosiddetto "[http://www.fabrianostorica.it/contributi/XIII/aera_stemma.htm Ponte dell'Aèra]", obliterata nel [[1926]] dalla tombatura effettuata per motivi igienici sul tratto cittadino del
===Sculture===
Come scultore, oltre alla già citata ''[[Monumento funebre di Leonardo Bruni|tomba di Leonardo Bruni]]'', realizzò, con la sua bottega, numerose opere importanti per numerose chiese fiorentine e toscane, soprattutto tabernacoli e monumenti funerari. In [[Santa Maria Novella]] è conservata la sua ''tomba della [[Beata Villana de' Botti|Beata Villana]]'', mentre nella [[chiesa di San Domenico (Pistoia)|chiesa di San Domenico]] di [[Pistoia]] è presente quella del giurista [[Filippo Lazzari]]; in [[chiesa di Sant'Egidio (Firenze)|Sant'Egidio]] e in [[chiesa di San Lorenzo (Firenze)|San Lorenzo]] sono presenti due esempi di pregevoli tabernacoli scolpiti a bassorilievo, da lui eseguiti. Per il [[Palazzo Pubblico di Siena]] realizzò un portale marmoreo molto ornato, mentre per il [[Duomo di Arezzo]] creò un
Oltre al fratello, fu suo allievo e collaboratore [[Desiderio da Settignano]], che riprese da lui alcuni stilemi.
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==Bibliografia==
* Luciana Finelli, ''L'umanesimo giovane: Bernardo Rossellino a Roma e a Pienza'', Roma, 1984.
* Oronzo Brunetti, Rosario Pagliaro, ''Bernardino Rossellino tra Roma e Firenze'', in "Quasar. Quaderni di storia dell'architettura e restauro", 13/14, Firenze 1995 (1996), pp. 5–35.
* Massimo Bulgarelli, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/gamberelli-bernardo-detto-bernardo-rossellino_(Dizionario-Biografico)/ GAMBERELLI, Bernardo, detto Bernardo Rossellino]», in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 52, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1999.
* Rosario Pagliaro, ''Bernardo Rossellino a Siena: misura e proporzione dei Palazzi Piccolomini'', in: "Le dimore di Siena: l'arte dell'abitare nei territori dell'antica repubblica dal medioevo all'unità d'Italia", Associazione Dimore Storiche Italiane - Sezione Toscana, a cura di Gabriele Morolli; Firenze,
* Claudia Villa, ''Cronache di architettura: 1458 - 1464: Alberti e Bernardo Rossellino nei "Commentarii rerum memorabilium quae temporibus suis contigerunt" di Enea Silvio Piccolomini'', in: "Letteratura & arte", 1, 2003(2004), p. 127-133.
==Collegamenti esterni==▼
==Voci correlate==
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==Altri progetti==
{{interprogetto
▲==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |1=http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Rossellino_Bernardo.htm |2=Opere di Bernardo Rossellino sul portale della scultura italiana |accesso=1º marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120523070604/http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Rossellino_Bernardo.htm# |dataarchivio=23 maggio 2012 |urlmorto=sì }}
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