Bernardo Rossellino: differenze tra le versioni

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===Roma===
[[File:Bernardo Rosellino.jpg|thumb|Ricostruzione del progetto del Rossellino per San Pietro]]
[[File:View of the Campidoglio on the Capitoline Hill, with equestrian statue at lower right, from the series 'The Small book of Roman ruins and buildings' (Operum antiquorum romanorum) MET DP828784.jpg|thumb|L'area del Campidoglio con a destra il palazzo dei Conservatori di Rossellino, prima delle trasformazioni michelangiolesche, 1562]]
Trasferitosi temporaneamente a [[Roma]], chiamato da [[papa Niccolò V]], forse per consiglio di Alberti, lavorò dal 1451 ad un progetto di sostanziale ristrutturazione dell'[[Antica basilica di San Pietro in Vaticano]] che prevedeva il mantenimento del corpo longitudinale a cinque navate coprendolo con volte a crociera su pilastri che dovevano inglobare le vecchie colonne, l'ampliamento del transetto, l'aggiunta di un coro, che fosse la prosecuzione logica della navata e di un vano coperto a cupola all'incrocio tra transetto e coro.<ref>Gianfranco Spagnesi, ''Roma: la Basilica di San Pietro, il borgo e la città'', 2003</ref> Il progetto del pontefice coinvolgeva anche il complesso del Palazzo Vaticano e l'area urbana vicina, con l'apertura di nuove piazze e strade<ref>André Chastel, ''Arte e umanesimo a Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico'', 1964</ref>. I lavori iniziarono con l'ampliamento dell'abside e del transetto della basilica, realizzate fino al primo ordine, ma si interruppero, sostanzialmente, con la morte di Niccolò V.
 
A Roma Bernardo Rossellino lavorò anche ad altre opere, eanche se per esse rimane sempre in dubbio un qualche intervento d'indirizzo dell'amico Alberti. Quello che sembra certo è la grande influenza che Alberti, figura guida della sua generazione, ebbe sul Rossellino che era stato già suo collaboratore a Firenze.<ref>Frommel Christoph L., ''Architettura e committenza da Alberti a Bramante'', 2006
</ref>
Lavorò, forse, al restauro della [[basilica di santa Maria Maggiore]], ed alla ristrutturazione della [[chiesa di Santo Stefano Rotondo]] riportando al centro dell'edificio un altare marmoreo, eliminando l'ambulacro esterno ormai quasi crollato e realizzando il tamponamento dell'anello di colonne esterno.<ref>V.Volta, ''Rotonde d'Italia: analisi tipologica della pianta centrale'', 2008.</ref>
 
Nell'area del [[Campidoglio]] realizzò su preesistenze medievali, il [[Palazzo dei Conservatori]] ,<ref name="L.Finelli, S 1979"/> poi radicalmente trasformato da Michelangelo,. iniziandoLa facciata del palazzo fu caratterizzata da dodici arcate al pian terreno e di una serie di sei finestre guelfe (crociate) al piano nobile. Iniziò anche a sistemare anche il vicino [[Palazzo Senatorio]].
 
Gli viene attribuito da alcuni studiosi, un ruolo anche nell'elaborazione del progetto complessivo di [[palazzo Venezia]].
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#il [[Palazzo Comunale (Pienza)|Palazzo Comunale]];
#il [[Duomo di Pienza|Duomo]], che presenta una facciata albertiana con [[timpano (architettura)|timpano]], alte semicolonne addossate a [[pilastri]] posti su [[piedistallo|piedistalli]]. Pio II volle una chiesa che ricordasse le ''[[hallenkirche]]n'' tedesche, per questo ha un corpo gotico e non presenta decorazioni; il papa arrivò anche a minacciare di scomunica chiunque cercasse di decorare l'interno della chiesa.
In Pienza Bernardo deve lavorare su un territorio relativamente piccolo ed è quindi costretto a trovare diversi accorgimenti: in primo luogo la piazza su cui si costruisce la città è a forma di trapezio con il lato minore che da sulla strada principale. Tale costruzione fa sembrare la piazza più grande perché se il nostro campo visivo tende a convergere su un punto la forma a trapezio storto contrasta questa tendenza.
In secondo luogo le strade sono in leggera curva in modo che chi le percorre non veda la fine di esse e quindi abbia la sensazione che siano più lunghe.
 
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==Bibliografia==
* Luciana Finelli, ''L'umanesimo giovane: Bernardo Rossellino a Roma e a Pienza'', Roma, 1984.
* Oronzo Brunetti, Rosario Pagliaro, ''Bernardino Rossellino tra Roma e Firenze'', in "Quasar. Quaderni di storia dell'architettura e restauro", 13/14, Firenze 1995 (1996), pp.&nbsp;5–35.
* Massimo Bulgarelli, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/gamberelli-bernardo-detto-bernardo-rossellino_(Dizionario-Biografico)/ GAMBERELLI, Bernardo, detto Bernardo Rossellino]», in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 52, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1999.
* Rosario Pagliaro, ''Bernardo Rossellino a Siena: misura e proporzione dei Palazzi Piccolomini'', in: "Le dimore di Siena: l'arte dell'abitare nei territori dell'antica repubblica dal medioevo all'unità d'Italia", Associazione Dimore Storiche Italiane - Sezione Toscana, a cura di Gabriele Morolli; Firenze, allineaAlinea Editrice, 2002, pp.&nbsp;131–138. ISBN 88-8125-514-6
* Claudia Villa, ''Cronache di architettura: 1458 - 1464: Alberti e Bernardo Rossellino nei "Commentarii rerum memorabilium quae temporibus suis contigerunt" di Enea Silvio Piccolomini'', in: "Letteratura & arte", 1, 2003(2004), p.&nbsp;127-133.
 
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo-rossellino/# Rossellino, Bernardo] la voce in ''Enciclopedie on line'', sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana". <small>URL visitato il 19 aprile 2013.</small>
* {{cita web |1=http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Rossellino_Bernardo.htm |2=Opere di Bernardo Rossellino sul portale della scultura italiana |accesso=1º marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120523070604/http://www.scultura-italiana.com/Biografie/Rossellino_Bernardo.htm# |dataarchivio=23 maggio 2012 |urlmorto=sì }}