Storia di Novara: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Le origini: Fix minori Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
→Le origini: L'etimologia citata ha tutta l'“aria” di essere l'ennesima partemilogia affibbiata generalmente ai toponimi italiani. Da aggiornare e migliorare Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(26 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate) | |||
Riga 3:
[[File:– Statuta civitatis Novariae, 1583 – BEIC 10362163.jpg|thumb|Gli statuti del Comune di Novara (''Statuta civitatis Novariae''), 1583]]
Il nome
== Le origini ==
Secondo alcune interpretazioni la città sarebbe stata fondata dai [[Liguri]] nei secoli precedenti la discesa dei Celti (400 a.C.)<ref>{{cita libro | autore = Plinio il Vecchio | titolo = Naturalis Historia | volume = 3 | p = 123 | url = https://la.m.wikisource.org/wiki/Naturalis_Historia_-_Liber_III#123 | accesso = 2023-06-16 | via = Wikisource }}</ref>. {{senza fonte|La zona allora si sarebbe chiamata ''Aria''}}. Studi più recenti hanno evidenziato che il Novarese era abitato in era preromana da [[Celti]] insediati fra il [[Ticino (fiume)|Ticino]] e il [[Sesia]]: i [[Vertamocori]]<ref name="Chiara17">{{Cita libro|titolo = Breve storia del Piemonte dai Celto-Liguri allo Stato Sabaudo|autore = Pier Angelo Chiara|editore = Graphot editrice|città = Torino|anno = 2020|annooriginale = 2010|edizione = 3|ISBN = 978-88-99781-85-9 | capitolo = Capitolo 2 - Stanziamento in Piemonte dei Liguri e dei Celti | p = 17}}</ref><ref>{{cita web| url = http://www.veveri.it/antico.htm| titolo = La traccia del passato| accesso = 12 aprile 2022| autore = Livio G. Rossetti}}</ref>.
In epoca romana Novara divenne un ''[[municipium]]'' della [[Gallia Cisalpina]]. La pianta della città richiama la struttura romana, costruita attorno a due strade principali: il ''cardo'', corrispondente ai corsi Cavour e Mazzini, e il ''decumano'', corrispondente ai corsi Cavallotti e Italia
|novara_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29
Il nome della città, ''Novaria'', interpretato da alcuni come ''nova ara'', è ricollegabile piuttosto alla nuova fondazione della città, avvenuta attorno all'89 a.C.. La colonia fondata dai [[Roma (città antica)|Romani]] non vide comunque la deduzione di coloni, avvalendosi piuttosto degli antichi abitanti del territorio, convinti a trasferirsi nel nuovo centro urbano.▼
|Novara
|v =
|accesso = 2023-09-03
|autore = C. Carducci
|capitolo =
|volume =
|data = 1963
}}</ref>. Il nome della città, ''Novaria'', interpretato da alcuni come ''nova ara''<ref>{{cita libro
| url = https://antenati.cultura.gov.it/inventari/Dizionari_storico_geografici/004_Stato_della_Chiesa/Moroni_048.pdf
| accesso = 2023-09-03
| titolo = Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni
| p = 132
| autore = Gaetano Moroni Romano
| volume = 48
| città = Venezia
| anno = 1848
| editore = Tip. Emiliana
| capitolo = Novara
| via = Portale Antenati
▲
| url = https://www.provincia.novara.it/Editoria/EditoriaDoc/itinerari_archeologici.pdf
| accesso = 2023-09-03
| titolo = Itinerari archeologici in provincia di Novara
| sito = Provincia di Novara
| pp = 12-13
| autore = Angela Deodato
| autore2 = Paola Di Maio
| autore3 = Maria Rosa Fagnoni
}}</ref>.
== Novara, un insediamento romano ==
Con l'occupazione romana (
La città era difesa da mura costruite con grandi ciottoli di fiume alternati da corsi di mattoni. Tratti di queste mura sono visibili in piazza Cavour e in largo Solaroli. Le mura erano lunghe più di 2
| url = http://archeocarta.org/novara-citta-romana-di-novaria/
| accesso = 2023-09-03
| sito = Archeocarta - Carta archeologica del Piemonte
| autore = Angela Crosta
| data = maggio 2014
| titolo = Novara: città romana di "Novaria"
}}</ref>.
[[File:Tomba di Atilia Sabina.jpg|thumb|[[Tomba di Atilia Sabina]], sarcofago tardo-imperiale conservato al [[Broletto (Novara)|Broletto]]]]
L'esistenza di edifici pubblici e di terme è testimoniata da numerosi reperti conservati nel
| titolo = Il Museo Lapidario della Canonica e gli antichi monumenti epigrafici di Novara
| rivista = Bollettino Storico per la Provincia di Novara
| autore = Oreste Scarzello
| data = 1931
| numero = 3
| città = Novara
| editore = Stab. Tip. E. Cattaneo
| p = 175
| url = https://www.calameo.com/read/0072607351e174d9a89f7
| accesso = 2023-09-03
}}</ref>.
I più celebri novaresi dell'epoca romana furono [[Gaio Valerio Pansa]], [[procuratore (storia romana)|procuratore]] in [[Britannia romana|Britannia]], e l'[[oratore]] [[Gaio Albucio Silo]] <ref>{{cita | Cognasso, 1952 | ''Novara nella sua storia - Novara romana'', pp. 24-25, 30 | cognasso1952 }}.</ref>.
Nel
Da ''Novaria'' iniziava la ''[[via Novaria-Comum]]'', [[Strade romane|strada romana]] che collegava la città con ''Comum'' ([[Como]]) passando per ''Sibrium'' ([[Castelseprio]]). Da Novara, sempre in [[Civiltà romana|epoca romana]], passava la ''[[via delle Gallie]]'',
== La diffusione del cristianesimo a Novara ==
Alle divinità celtiche, dette ''[[Matres e Matronae|Matronæ]]'', si sovrappose il cristianesimo verso l'anno
La prima testimonianza di una comunità cristiana a Novara è contenuta in una lettera del
La tradizione della chiesa novarese colloca l'attività di San Gaudenzio negli anni fra il
Nei primi decenni del
== Alto Medioevo ==
Nel
Dopo la conquista dei [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] il novarese fu diviso in vari comitati
Nel 1110 un gruppo di cittadini scacciò dalla città il vescovo [[Eppone]], tedesco e amico dell'imperatore [[Enrico V di Franconia|Enrico V]], [[re di Germania]]. Il sovrano vide nel gesto un atto di [[ribellione]] e, sceso in [[Italia]] per recarsi a Roma, assediò Novara incendiandola e distruggendo il lato sud delle mura.▼
▲Dopo la conquista dei [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] il novarese fu diviso in vari comitati; Novara apparteneva al comitato di [[Pombia]], e il conte non risiedeva in città.
Negli anni successivi i cittadini ricostruirono le fortificazioni con nuove torri.
▲Il sovrano vide nel gesto un atto di [[ribellione]] e sceso in [[Italia]] per recarsi a Roma, assediò Novara incendiandola e distruggendo il lato sud delle mura.
▲Negli anni successivi i cittadini ricostruirono le fortificazioni con nuove torri. [[Enrico V di Franconia|Enrico V]] riconfermò al vescovo il possesso delle mura, ma assegnò quello delle torri ai cittadini, ai quali riconobbe il diritto di amministrare e riscuotere i tributi.
== Comune di Novara ==
Line 59 ⟶ 96:
Era il riconoscimento di una nuova realtà: quella di una comunità cittadina che si era organizzata in maniera indipendente dando così vita al [[Comune medievale|Comune]].
I rappresentanti del Comune furono i [[console (storia medievale)|consoli]] e in seguito i legati dei
In questo periodo il vescovo [[Litifredo]] arricchì la Canonica di un chiostro, venne consacrata la cattedrale romanica e costruito il nuovo palazzo del Vescovo. Al piano terreno si apre la cappella di [[San Siro di Pavia|San Siro]], primo [[vescovo di Pavia]], riccamente affrescata. Alla metà del
L'accordo che regnò tra il vescovo e gli uomini del comune permise a Novara un forte sviluppo economico.
Line 67 ⟶ 104:
Nella sua espansione sul territorio il comune di Novara si scontrò con i potenti [[conti di Biandrate]], signori della [[Valsesia]] e dei territori intorno ai laghi [[Lago Maggiore|Maggiore]] e [[Lago d'Orta|d'Orta]].
Nel
La situazione, in seguito, cambiò: il vescovo trattò segretamente con i milanesi e nel
Durante il suo primo periodo il Comune fu governato dai [[Console (storia medievale)|Consoli]] che venivano eletti dall'assemblea dei capi famiglia ([[Arengo]]), ma quando all'interno della città venne meno la concordia, si fece ricorso al governo di un [[Podestà (medioevo)|Podestà]] forestiero.
All'inizio del
Nella seconda metà del Duecento fu costruito il
== Nel Ducato di Milano ==
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Novara, 1980) - BEIC 6330771.jpg|thumb|Lo stemma dei [[Visconti]] sopra l'arco d'ingresso. Foto di [[Paolo Monti]], 1980.]]
Tra il
I contrasti interni portarono il comune di Novara a subire il potere di Milano.
Novara, passata sotto la protezione della famiglia [[Visconti]] di Milano e venne conseguentemente annessa al [[Ducato di Milano]]. L'Arcivescovo [[Giovanni Visconti (arcivescovo)|Giovanni Visconti]] scacciò Calcino Tornielli, l'ultimo Signore sconfitto nella [[Battaglia di Parabiago]] (21 febbraio
Nel
== L'occupazione spagnola e austriaca ==
Con l'occupazione spagnola voluta da [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], Novara conobbe momenti drammatici: miseria e guerre per le lotte ancora contro la Francia. Nel
La ripresa economica della Le vicende per la successione del trono di Spagna dopo la morte di [[Carlo II di Spagna|Carlo II]] coinvolsero anche Novara che si vide occupata dal [[duca di Savoia]] [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo II]], spalleggiato dall'Austria, governata prima dall'imperatore [[Leopoldo I d'Asburgo]], che aveva occupato il Ducato di Milano, e poi da [[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe I]], favorevole all'ingrandimento del Ducato di Savoia verso oriente con la concessione di città come [[Alessandria]] e [[Valenza (Italia)|Valenza]], e interi territori: la [[Valsesia]] e la [[Lomellina]], quale compenso per la collaborazione fornita contro la Francia.
Nel
L'anno seguente Novara fu assediata dalle truppe franco-savoiarde: era l'ora del passaggio al Regno di Sardegna il cui nuovo confine verso la Lombardia e gli Stati asburgici (dal
=== Il Contado ===
Tra il
|titolo = Ricerche sul "Contado" novarese nel XVII secolo (1645-1675). Parte istituzionale
|autore = Valeria Gnemmi
Line 111 ⟶ 151:
|anno = 1982
|pp = 248-253
}}</ref>.
== Da Napoleone al Regno d'Italia ==
Line 117 ⟶ 157:
Alla fine del maggio 1800 [[Napoleone I]] prese il possesso di Novara. Con l'ordinamento napoleonico la Città divenne capoluogo del [[dipartimento dell'Agogna]] e fece parte del [[Regno d'Italia]] (1805) mentre il [[Piemonte]], dalla sinistra del fiume [[Sesia]], fu incorporato nell'Impero Francese.
Con lo sfasciarsi dell'egemonia napoleonica le truppe francesi abbandonarono la Città (
Novara partecipò al movimento risorgimentale. Il suo nome è però soprattutto legato alla sconfitta ed all'abdicazione del re [[Carlo Alberto]] nella sera del 23 marzo
Nel 1859 Novara vide il passaggio di [[Vittorio Emanuele II]] e di [[Napoleone III]] prima della [[battaglia di Magenta]], che segnò l'avvio decisivo all'Unità d'Italia. Tutto il secolo XIX fu poi positivo per
== Il XX secolo ==
La [[prima guerra mondiale|guerra 1915-1918]] portò lutti in 692 famiglie
Nel periodo fascista la frazione di [[Lumellogno]] subì una rappresaglia del regime che provocò 6 morti tra la popolazione<ref>{{Cita news | url = https://www.lastampa.it/novara/2022/07/16/news/lumellogno_il_paese_che_per_primo_con_i_forconi_si_ribello_ai_fascisti-5446739/ | accesso = 2023-09-03 | titolo = Lumellogno, il paese che per primo con i forconi si ribellò ai fascisti | autore = Barbara Cottavoz | rivista = La Stampa | data = 2022-07-16 }}</ref>:
{{Onorificenze
Durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]] la Città fu turbata da rappresaglie fasciste e tedesche, come l'[[eccidio di Vignale]] e la [[strage di Novara]], contro i partigiani e coloro che si erano schierati con le truppe alleate in avanzata verso il nord d'Italia. ▼
|immagine=Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al merito civile
|collegamento_onorificenza=merito civile
|motivazione=La popolazione di Lumellogno, "Frazione Rossa" del Comune di Novara, animata da profondi ideali di libertà e di democrazia, si rese protagonista di un eroico episodio di resistenza ad un raid punitivo di fascisti, sopportando la perdita di alcuni dei suoi figli migliori. Nobile esempio di spirito di sacrificio e di elevate virtù civiche. 15/16 luglio 1922 - Fraz. Lumellogno (NO)<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/306103|titolo=Medaglia d'oro al merito civile}}</ref>
|data=3 aprile 2007
}}
▲Con la [[seconda guerra mondiale]] conobbe gli allarmi per incursioni nemiche, il razionamento dei viveri e la partenza dalle sue caserme di soldati destinati ai vari fronti. Durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]] la
== Note ==
Line 135 ⟶ 183:
== Bibliografia ==
* {{cita libro | url = https://books.google.it/books?id=uWYpAAAAYAAJ | via = Google Libri | accesso = 2022-08-31 | titolo = Le cose rimarchevoli della città di Novara: precedute da compendio storico | autore = Francesco Antonio Bianchini | wkautore = Francesco Antonio Bianchini | editore = Girolamo Miglio | anno = 1828 | città = Novara}}
* {{Cita libro | titolo = Novara e il suo territorio | editore = Banca Popolare di Novara | città = Novara | anno = 1952 | url = https://www.byterfly.eu/islandora/object/librib%3A511695#mode/1up | via = Byterfly | accesso=2022-08-05 | cid = cognasso1952 | autore = Francesco Cognasso | autore2 = Costantino Baroni | autore3 = Luigi Fassò | autore4 = Libero Lenti | autore5 = Aldo De Maddalena | autore6 = Sergio Martinelli | autore7 = Mario Bonfantini }}
* {{Cita libro | titolo = La storia di Novara - Dalla preistoria ai giorni nostri | autore = Silvia Giani | editore = Typimedia editore | collana = CommunityBook - La Storia d'Italia | volume = Nº3/2021 | città = Roma | anno = 2021 | ISBN = 978-88-3626-029-4 | ISSN = 2704-9744 | cid = Giani | url = https://idoc.pub/documents/la-storia-di-novara-dalla-preistoria-ai-giorni-nostri-wl12ovd99v4j | via = IDOCPUB | accesso = 2022-09-04}}
|