Čeka: differenze tra le versioni
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{{NN|storia|Marzo 2010}}
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|Nome = Чрезвычайная комиссия<br />''Črezvyčajnaja komissija''<br />Commissione straordinaria
|Immagine = Znak5_GPU.GIF
|Didascalia = Logo della Čeka
|Attiva = 20 dicembre [[1917]] - [[1922]] (riorganizzata)
|Nazione = {{RUS 1918-1937}}
|Servizio =
|Tipo = [[Polizia segreta]]<br />[[Controspionaggio]]<br />[[Polizia politica]]
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|Descrizione_ruolo =
|Dimensione =
|Struttura_di_comando = [[Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa]]
|Reparti_dipendenti =
|Descrizione_reparti_dipendenti =
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}}
La '''Čeka''' (pronuncia delle due lettere ЧК, abbreviazione di чрезвычайная комиссия ''črezvyčajnaja komissija'', Commissione straordinaria, in [[lingua russa|russo]]) fu un corpo di [[polizia segreta|polizia politica]] [[Unione Sovietica|sovietico]] creato da un decreto del 20 dicembre [[1917]] da [[Lenin]] e [[Feliks
== Nome
Il nome è una contrazione di ''Večeka'' (ВЧК - VČK), sigla di "Commissione straordinaria di tutte le Russie per combattere la [[controrivoluzione]] e il [[sabotaggio]]" (Всероссийская чрезвычайная комиссия по борьбе с контрреволюцией и саботажем). Questo nome cambiò nel [[1918]] in: "Commissione straordinaria di tutte le Russie per combattere la controrivoluzione, la [[speculazione]] e l'[[abuso di potere (diritto)|abuso di potere]]" (Всероссийская чрезвычайная комиссия по борьбе с контрреволюцией, спекуляцией и преступлениям по должности).
== Emblema ==
L'emblema della Čeka era uno scudo sormontato da una spada: lo scudo per proteggere la rivoluzione, la spada per colpire i suoi nemici. Nel [[1954]] fu adottato dal neonato KGB.
== I Čekisti ==
I membri della Čeka furono chiamati '''čekisti'''. Tale termine si è radicato nella lingua russa tanto che, nonostante i numerosi cambiamenti di nome durante il tempo (da Čeka a [[Direzione Politica di Stato|GPU]] a [[NKVD]] a [[Ministerstvo Gosudarstvennoj Bezopasnosti|MGB]] e infine a [[KGB]]), è stato sempre utilizzato per indicare gli effettivi dei servizi di sicurezza per tutta la durata dello stato sovietico ed è ancora in uso nella [[Russia]] moderna (il presidente russo [[Vladimir Putin]] è chiamato dai media russi ''"čekista"'').
I funzionari dell'odierno [[Federalnaja Služba Bezopasnosti|FSB]] (il servizio che ha sostituito il KGB nel 1991) continuano tuttora a percepire lo stipendio il 20 di ogni mese, ''"giorno dei čekisti"'', per commemorare la data di fondazione.
Gli archivi del Comitato centrale e quelli di Feliks Dzeržinskij contengono innumerevoli rapporti che descrivono la "degenerazione" della Čeka. Spesso la scomparsa di tutti i principi giuridici e morali favoriva una totale autonomia dei responsabili locali della Čeka, che non rispondevano delle proprie azioni nemmeno ai superiori.
Ecco il rapporto inviato da Jaroslavl' il 26 settembre 1919 dal segretario dell'organizzazione regionale del Partito bolscevico:
{{Citazione|I cekisti saccheggiano e arrestano chi capita. Sapendo che restano impuniti, hanno trasformato la sede della Čeka in un immenso bordello, dove portano le "borghesi". Il vizio del bere è generalizzato. Fra i piccoli dirigenti si fa largo uso di cocaina.}}
Ecco il rapporto di missione inviato da Astrachan' il 16 ottobre 1919 da N. Rozental', ispettore della direzione delle Divisioni speciali:
{{Citazione|Atarbekov, capo delle divisioni speciali dell'Undicesima Armata, non riconosce nemmeno più il potere centrale. [...] Nessuna norma amministrativa viene rispettata e il personale è composto da elementi equivoci, o addirittura criminali. [...] Per quanto riguarda i fatti di Marzo, è impossibile farsi un'idea di chi sia stato fucilato e perché [...] I bagordi e le orge sono all'ordine del giorno. Quasi tutti i cekisti fanno largo uso di cocaina. Questo permette loro, a quanto dicono, di sopportare meglio la vista quotidiana del sangue. Ebbri di violenza e di sangue, i cekisti fanno il proprio dovere, ma sono indubbiamente elementi incontrollati che devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza.<ref>{{Cita libro|autore-capitolo=S.Courtois|titolo=Il libro nero del comunismo|dataoriginale=|annooriginale=1997|pp=96/97|capitolo=La "sporca guerra"}}</ref>}}
== Storia ==
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Nei programmi originari, la Čeka era destinata a essere un'istituzione provvisoria. Prima della [[Rivoluzione russa|rivoluzione bolscevica]], Lenin non aveva previsto la necessità né di una polizia segreta né di un servizio di spionaggio all'estero, convinto che l'abbattimento dello [[zar]]ismo avrebbe innescato un movimento capace di travolgere il [[capitalismo]] in tutto il mondo. Nel nuovo ordine postrivoluzionario non ci sarebbe stato posto per la [[diplomazia]] tradizionale, e tanto meno per le spie. Nel volgere di breve tempo la Čeka si sarebbe trasformata nella più spietata polizia politica e nel massimo servizio segreto del pianeta.
Allo scopo di legittimare lo stato sovietico emerso dalla rivoluzione, Lenin sostenne che i [[Bolscevismo|bolscevichi]], ''"avanguardia del proletariato"'', guidarono una rivolta popolare che esprimeva la volontà di tutti i russi. Rovesciando un governo sempre più impopolare, conquistarono un appoggio di massa, ma non maggioritario. Nelle elezioni per l'[[Assemblea costituente panrussa|Assemblea Costituente]] i bolscevichi ebbero
L'opposizione al ''[[Consiglio dei
=== 1918
Quando, nel marzo del 1918, il Partito Bolscevico cambiò il proprio nome in [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|Partito Comunista]] e trasferì la sede del governo da [[San Pietroburgo|Pietrogrado]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]], la Čeka stabilì il suo quartier generale nel palazzo della [[Lubjanka]], occupato fino ad allora dalla compagnia di [[assicurazione|assicurazioni]] Rossiya. Le armi maggiormente usate dai čekisti furono il terrore e l'infiltrazione di agenti, secondo Lenin e Dzeržinskij mezzi indispensabili per instaurare la [[Dittatura del proletariato|dittatura
Inizialmente il regime sovietico controllava soltanto Pietrogrado, Mosca e una zona d'influenza variabile compresa fra le due città. Nel mese di maggio, la rivolta della [[Legione Cecoslovacca]] in [[Siberia]], reclutata a suo tempo dall'esercito zarista, diede inizio alla [[Guerra civile russa|guerra civile]] e in estate, in quel che restava del vecchio impero, si contavano ben diciotto governi antibolscevichi.
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Dopo i tentativi da parte delle [[Occidente (civiltà)|potenze occidentali]] (soprattutto [[Regno Unito]] e [[Francia]]) di intervenire contro i bolscevichi nella Guerra Civile Russa e l'assassinio a Pietrogrado del presidente locale della Čeka [[Moisej Solomonovič Urickij|Moisej Urickij]] il 30 agosto 1918 (lo stesso giorno [[Fanny Kaplan]] tentò di assassinare Lenin), la leadership sovietica e la Čeka si convinsero che c'era una cospirazione controrivoluzionaria tra le potenze straniere e i controrivoluzionari interni. La Čeka ebbe il compito di distruggere gli elementi controrivoluzionari con un decreto del 5 settembre 1918.
La Čeka conseguì in pochissimo tempo la distruzione dei gruppi controrivoluzionari e anche di bande criminali
Le esecuzioni dell'autunno 1918, secondo alcuni storici, non furono inferiori a 10.000. Le stime del totale di persone uccise sommariamente dalla Čeka tra il 1918 e il [[1922]] variano da 50.000 a 1.860.000. La maggior parte delle stime tuttavia si attesta intorno alle
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La Čeka partecipò alla guerra civile con proprie unità militari che vestivano di nero e agivano come truppe di assalto. Alla fine della guerra civile, la Čeka divenne, il 6 febbraio 1922, [[Gosudarstvennoe Politicheskoe Upravlenie|GPU]] (''Gosudarstvennoe političeskoe upravlenie'', Direttorato Politico dello Stato), una sezione dell'[[NKVD]] (Commissariato del popolo per gli affari interni) della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa.
==Nella cultura di massa==
*Nella storiografia il sintagma ''Ĉeka'' continuò occasionalmente ad essere usato per designare genericamente le [[polizie segrete sovietiche]] ad essa succedutesi durante tutto il periodo [[staliniano]]. Ad esempio, la storica del [[massacro di Katyn']] Claudia Weber - nel descrivere ciò che accadde dopo che nel settembre 1939, [[Armata Rossa|l'Armata Rossa]] e la [[Wehrmacht]] tedesca entrarono in Polonia - dichiara che i prigionieri di guerra polacchi furono imprigionati e messi in campi come quelli di Kozel'sk, Ostaškov e Starobel'sk e che in questi campi si svolgeva il "lavoro operativo della Čeka". Lo scopo di questo lavoro operativo era, da un lato, quello di costruire una rete di spionaggio tra i prigionieri, che avrebbero dovuto smascherare i nemici della rivoluzione. D'altra parte, il "lavoro operativo della Čeka" consisteva nel reclutare possibili spie straniere. Hanno cercato di ottenere entrambe le cose attraverso gli interrogatori.<ref>{{Cita libro|autore=Claudia Weber|titolo=Krieg der Täter. Die Massenerschiessungen von Katyń|edizione=Hamburger Edition|annooriginale=2015|città=Hamburg}}</ref>
*La Čeka era un punto fermo nel cinema e nella letteratura sovietica. Ciò è dovuto in parte a una romanticizzazione dell’organizzazione nel periodo post-Stalin, e anche perché fornivano un utile modello di azione. I film con la presenza della Čeka includono ''Miglia di fuoco'' di Ostern, ''A casa tra sconosciuti'' di [[Nikita Sergeevič Michalkov|Nikita Michalkov]], la miniserie L'aiutante di sua eccellenza, e anche Dead Season (con [[Donatas Banionis]]), e il film drammatico russo del 1992 ''Il cekista'', diretto da Aleksandr Rogožkin (un film franco-russo del 1992, basato su un racconto del 1923 di Vladimir Zazubrin, che racconta la storia dell'opera sanguinosa e della caduta di un funzionario della sicurezza sovietico della Čeka coinvolto in esecuzioni di massa durante la guerra civile russa).
*A conferma della denuncia proposta dal direttore del «Popolo», [[Giuseppe Donati (giornalista)|Giuseppe Donati]]<ref>''La Tribuna'', 7 dicembre 1924, p. 1 (“Una denunzia contro l’on. De Bono presentata al Senato dall’avv. Donati”).</ref>, [[Cesare Rossi]] spiegò nel 1927 a [[Gaetano Salvemini]] che il Direttorio del [[Partito nazionale fascista]] nel [[1924]] deliberò che anche l'Italia avesse “la sua brava Ceka organo di difesa e di vendetta del Regime”: infatti Mussolini lamentava che “il regime non dispone ancora di mezzi legali per colpire i suoi nemici perché le leggi esistenti risentono dello spirito liberale contro il quale è insorto il fascismo. Per colmare queste lacune tutti i Governi allo stato di transizione hanno bisogno di governi illegali che mettano a posto gli avversari (…) con il possesso degli organi ufficiali dello Stato il fascismo aveva poi il modo di mettere lo spolverino su tutte le violenze illegali”<ref>[[Mauro Canali]], ''Documenti inediti sul [[delitto Matteotti]]. Il memoriale Rossi del 1927 e il carteggio Modigliani-Salvemini'', in «Storia contemporanea», n. 4, agosto 1994, pp. 567 e ss.</ref>.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Christopher Andrew e [[Oleg Gordievskij]],
* Christopher Andrew e [[Vasilij Nikitič Mitrochin|Vasili Mitrokhin]],
* [[Donald Rayfield]],
== Voci correlate ==
* [[Lavrentij
* [[Bolscevismo]]
* [[
* [[
* [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti]] (KGB)
* [[Lubjanka]]
* [[Menscevismo]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Polizie segrete dell'Europa comunista}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|comunismo|
[[Categoria:Polizia segreta russa]]
[[Categoria:Servizi segreti sovietici]]
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