Autismo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annullato Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Eliminato errore nella definizione
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
 
(43 versioni intermedie di 29 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Disclaimer|medico}}
L{{'}}'''autismo''' (dal greco αὐτός, aütós stesso), detto anche ''disturbi dello spettro autistico''
L{{'}}'''autismo''' (dal greco αὐτός, aütós stesso), detto anche '''disturbi dello spettro autistico''' ({{inglese|Autistic Spectrum Disorders}} - ASD), precedentemente noto come '''sindrome di Kanner'''<ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/scienza/salute/autismo-questo-sconosciuto|titolo=Che cos'è l'autismo|accesso=8 marzo 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.integrityinc.org/what-are-the-5-different-types-of-autism/|titolo=What are the 5 different types of autism|accesso=8 marzo 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/52249/|titolo=Kanner's syndrome and childhood schizophrenia|accesso=8 marzo 2024}}</ref>, è una serie di condizioni sindromiche ad esordio infantile, che presentano compromissione dell'interazione sociale, inclusa la comunicazione verbale e non verbale e ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/autismo_res-a17ddb5b-98e8-11e1-9b2f-d5ce3506d72e_(Dizionario-di-Medicina)|titolo=autismo|sito=treccani.it|accesso=18 aprile 2016}}</ref><ref>{{cita libro | autore=American Psychiatric Association | titolo=Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed., text rev.) | doi=10.1176/appi.books.9780890425787 | anno=2022}}</ref>
(in inglese ""Autistic Spectrum Disorders"", ASD),
Nel tempo sono state proposte numerose ipotesi diagnostiche, divise tra cause [[neurobiologia|neurobiologiche]] costituzionali e psicoambientali acquisite.<ref name="Daniels">{{cita pubblicazione | autore =Daniels JL, Forssen U, Hultman CM, Cnattingius S, Savitz DA, Feychting M, Sparen P. | anno = 2008| titolo =Parental psychiatric disorders associated with autism spectrum disorders in the offspring| rivista =Pediatrics. | volume =121 }}</ref>
è un insieme di sindromi ad esordio precoce, che presentano compromissione dell'interazione sociale, incluse comunicazione verbale e non verbale, ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi
<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/autismo_res-a17ddb5b-98e8-11e1-9b2f-d5ce3506d72e_(Dizionario-di-Medicina)|titolo=autismo|sito=treccani.it|accesso=18 aprile 2016}}</ref>.
[[Eugen Bleuler]] aveva usato per primo la definizione di autismo per una patologia psichiatrica di adulti.
[[Leo Kanner]], osservando i sintomi fra loro simili di 11 bambini, nel 1943<ref name="Kanner">{{cita articolo |autore = Kanner, L. |anno = 1943, |titolo = Autistic disturbances of affective contact |rivista=Nerv. Child. |volume=2 |pagine = 217--250}}</ref> aveva ripreso da Bleuler il termine autismo per definire questa patologia, aggiungendovi “infantile precoce”.
Perciò questa patologia venne chiamata anche '''sindrome di Kanner''' <ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/scienza/salute/autismo-questo-sconosciuto|titolo=Che cos'è l'autismo|accesso=8 marzo 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.integrityinc.org/what-are-the-5-different-types-of-autism/|titolo=What are the 5 different types of autism|accesso=8 marzo 2024}}</ref><ref>{{Cita articolo |url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/52249/ |autore=M. Sh. Vrono |autore2=V. M. Bashina |titolo=Kanner's syndrome and childhood schizophreni |rivista=Zh Nevropatol Psikhiatr Im S S Korsakova |anno=1975 |volume=75 |pagine=1379-83 |PMID=52249}}</ref> e classificata dall’[[ICD-9]] nel 1990 fra le ''Psicosi con origine specifica nell’infanzia''.
Recentemente [[Grunya Sukhareva]], pioniera della neuropsichiatria infantile sovietica, è salita alla ribalta internazionale
come la prima ad aver descritto il disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento
in un articolo pubblicato nel 1925 in russo<ref name="Sukhareva">{{cita articolo |autore=Charlotte Simmonds 1 |autore2=G E Sukhareva 2|titolo=The first account of the syndrome Asperger described? Part 2: the girls |pagine=549-564 |rivista=European child & adolescent psychiatry |data=aprile 2020 |volume=29 |anno=4|doi=10.1007/s00787-019-01371-z}}</ref>.
 
Nel [[Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali|manuale DSM-5-TR]] la sindrome di Asperger viene riunita nei Disturbi dello [[spettro autistico]] che rientrano tra i [[Disturbi del neurosviluppo]] e possono essere classificati in tre livelli di supporto necessario;
L'autismo è causato dai vaccini e dal 5G
il primo livello raccoglie gran parte delle persone prima classificate con la sindrome di Asperger.
 
== Storia ==
Line 18 ⟶ 27:
A livello di [[Nosologia|classificazione nosografica]], nel [[DSM-IV]] era considerato rientrare nella categoria clinica dei [[Disturbo pervasivo dello sviluppo|disturbi pervasivi dello sviluppo]], cui appartengono, fra le varie altre sindromi, anche la [[sindrome di Asperger]], la [[sindrome di Rett]] e il [[disturbo disintegrativo dell'infanzia]].
 
Nella versione successiva del [[manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali|DSM-5]], la categoria dei disturbi pervasivi dello sviluppo e tutti i disturbi in essa compresi (con l'eccezione della sindrome di Rett) è stata sostituita da un unico disturbo che li comprende tutti: i '''disturbi dello spettro autistico'''. L'asse a cui il disturbo fa riferimento è quellaquello dei [[Neurosviluppo|disturbi del neurosviluppo]].
 
Tradizionalmente l’autismo è considerato come disturbo, tuttavia un numero crescente di ricercatori ha recentemente definito l'autismo come parte della '''[[neurodiversità]]''' umana, con i relativi punti di forza, differenze e debolezze.<ref>{{cita web|lingua=en|autore= Pellicano E, den Houting J |data=Aprile 2022|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9298391/|titolo=“Annual Research Review: Shifting from ‘normal science’ to neurodiversity in autism science”|pubblicazione= Journal of Child Psychology and Psychiatry, and Allied Disciplines. 63 (4): 381–396}}</ref> Da questo punto di vista, le persone autistichecon autismo potrebbero comunque presentare una disabilità, ma l’approccio è mirato all’accoglimento delle peculiarità legate all’autismo, piuttosto che alla cura delle stesse.<ref>{{cita web|lingua=en|autore=A. Bailin|data=6 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190629190546/https://blogs.scientificamerican.com/observations/clearing-up-some-misconceptions-about-neurodiversity/|titolo= Clearing up some misconceptions about neurodiversity |sito=Scientific American Blog Network |editore=Nature America Inc.|url=https://blogs.scientificamerican.com/observations/clearing-up-some-misconceptions-about-neurodiversity/|accesso=17 marzo 2022}}</ref>
=== Rapporti storici fra autismo e psicoanalisi ===
==== Le origini dei rapporti ====
Line 45 ⟶ 54:
Sulla base di questo errore di Kanner si era basata l'iniziale ipotesi che il bambino affetto da autismo fosse neurologicamente sano, e che la causa dell'autismo fosse individuabile solo in un ipotetico "rapporto inadeguato" con la madre. Per circa un ventennio questa ipotesi, oggi ritenuta scorretta, ha dominato la scena clinica internazionale, indirizzando spesso bambini e nuclei familiari esclusivamente verso trattamenti di dubbia utilità terapeutica. Gli psichiatri Bettelheim<ref>''La fortezza vuota. L'autismo infantile e la nascita del sé'', Garzanti, 1990, riediz. 2007 - ISBN 978-88-11-67436-8</ref> e Tustin (della ''Tavistock Clinic'' di [[Londra]]) sono stati tra i principali esponenti di questo approccio derivato dalle riflessioni di Kanner, che diffusero a livello internazionale e ormai considerato desueto.
 
[[Anna Freud|A. Freud]] e [[Sophie Dann|S. Dann]] ([[1951]])<ref>''An experiment in group upbringing'', The psychoanalytic study of the child, 6, 1951, pp. 127-168</ref><ref>[https://thetcj.org/child-care-history-policy/an-experiment-in-group-upbringing-by-anna-freud-and-sophie-dann ‘An Experiment in Group Upbringing’ by Anna Freud and Sophie Dann], thetcj.org </ref>, con un'indagine su alcuni bambini sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti alla fine della [[Seconda guerra mondiale]], avevano dimostrato che neppure quelle condizioni estreme di privazione di affetto potevano indurre la patologia autistica.
 
Anche l'osservazione dei dati epidemiologici, che rileva spesso più di un caso fra i membri di una stessa famiglia e una forte prevalenza dell'autismo nei maschi (3 o 4 volte superiore rispetto alle femmine, o addirittura 20 volte superiore nella sindrome di Asperger), fornisce elementi a conferma del fatto che l'autismo è generato da altre cause, diverse dall'inadeguatezza dell'amore materno.
Line 76 ⟶ 85:
In effetti una grande quantità di ricerche, da [[John Bowlby]] in poi, ha mostrato come l'ambiente familiare influenzi grandemente lo sviluppo e le caratteristiche dei figli, malati e non, e come le dinamiche familiari e le relazioni genitori-figli possano essere soggette a disfunzioni, divenendo fonte di malesseri e di gravi disagi.
 
Internet ha aiutato gli individui autistici a superare l'ostacolo della mancata percezione dei segnali non verbali e dello scambio emozionale, che trovano così difficile da gestire; ha dato loro un modo per formare comunità in rete e lavorare da remoto.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Biever C|anno=2007|titolo=Web removes social barriers for those with autism|rivista=New Sci|volume=2610|pp=26–7|url=https://www.newscientist.com/article/mg19426106.100}}</ref> Gli aspetti sociologici e culturali dell'autismo si sono sviluppati: alcuni nella comunità cercano cure, altri credono che la neurodiversità autistica sia semplicemente un altro modo di essere.<ref name="Silverman">{{cita pubblicazione|autore=Silverman C|anno=2008|titolo=Fieldwork on another planet: social science perspectives on the autism spectrum|rivista=Biosocieties|volume=3|pp=325–41|doi=10.1017/S1745855208006236 | issn = 1745-8552 }}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Harmon A|data=20 dicembre 2004|titolo=How about not 'curing' us, some autistics are pleading|url=https://www.nytimes.com/2004/12/20/health/20autism.html|collana=The New York Times}}</ref>
 
== Epidemiologia ==
Line 97 ⟶ 106:
Molti dei primi studi sull'autismo successivi a quello di Kanner si sono poi concentrati prevalentemente sul ruolo dei genitori. Molti e diversi sono però i fattori osservati che possono contribuire allo sviluppo della sindrome, e comprendono sia fattori ereditari sia non ereditari.<ref name="Jenner">{{cita pubblicazione | autore =Charles JM, Carpenter LA, Jenner W, Nicholas JS. | anno = 2008| titolo = Recent advances in autism spectrum disorders.| rivista =Int J Psychiatry Med. | volume = 38| pp =133-140.}}</ref> Poiché nel 60% dei casi due [[Gemelli (biologia)|gemelli monozigoti]] (che hanno lo stesso patrimonio genetico) risultano entrambi affetti, con tutta probabilità una componente genetica esiste,<ref name="Muhle">{{cita pubblicazione | autore =Muhle R, Trentacoste SV, Rapin I | anno = 2004| titolo = The genetics of autism| url =https://archive.org/details/sim_pediatrics_2004-03_113_3/page/472 | rivista =Pediatrics | volume =113 | pp =472-486}}</ref> anche se non è il solo fattore scatenante (altrimenti il 100% dei monozigoti svilupperebbe la sindrome); si ipotizza quindi una causa di tipo multifattoriale, con elementi genetici e ambientali.
 
L'eziologia del disturbo dello spettro autistico, dunque, rimane ancora non estremamente chiara. Nella maggior parte dei casi, comunque, il disturbo è correlato con anomalia genetica, dovuta a una mutazione spontanea di parte del [[DNA]], oppure trasmessa per via ereditaria; in altri casi il disturbo è conseguente a una lesione congenita di una o più strutture del [[sistema nervoso centrale]] in via di sviluppo, per azione di cause vascolari, infettive o tossiche.<ref>{{Cita libro|autore=Maria Antonella Galanti|autore2=Bruno Sales|titolo=Disturbi del neurosviluppo e reti di cura. Prospettive neuropsichiatriche e pedagogiche in dialogo.|collana=Polifonica|data=12 maggio 2017|editore=[[Edizioni ETS]]|città=[[Pisa]]|pp=151-183|ISBN=978-8846749147}}</ref>
 
=== La frode scientifica della falsa ipotesi vaccinale ===
Line 113 ⟶ 122:
 
== Caratteristiche ==
L'autismo è un disturbo dello sviluppo neurologico altamente variabile<ref name=Geschwind/> che inizialmente appare durante l'infanzia e in genere segue un percorso costante senza che vi sia una remissione.<ref name=Rapin/> Gli individui autistici possono avere alcuni aspetti della propria vita gravemente compromessi, ma altri possono essere normali o addirittura migliori.<ref name="ICD-10-F84.0">{{Cita web |url=http://apps.who.int/classifications/apps/icd/icd10online/?gf80.htm+f84 |anno=2007 |accesso=10 ottobre 2009 |sito=ICD-10: International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems: Tenth Revision |editore=World Health Organization |titolo=F84. Pervasive developmental disorders |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130421042448/http://apps.who.int/classifications/apps/icd/icd10online/?gf80.htm+f84 |urlmorto=sì }}</ref> Ile [[sintomi]]caratteristiche autistiche iniziano lentamente a manifestarsi a partire dall'età di sei mesi, fino ad essere più espliciti dall'età di due o tre anni<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Rogers SJ |titolo= What are infant siblings teaching us about autism in infancy? |rivista= Autism Res |volume= 2 |numero= 3 |pp= 125–37 |anno= 2009 | pmid = 19582867 | pmc = 2791538 | doi = 10.1002/aur.81 }}</ref> e continuando ad aumentare fino all'età adulta, anche se spesso in una forma meno evidente.<ref>{{Cita libro|titolo= Biopsychology|autore= Pinel JPG|editore= Pearson|anno= 2011|isbn = 978-0-205-03099-6|città= Boston, Massachusetts|p= 235}}</ref> La condizione si distingue non da ununa singolosingola sintomopeculiarità, ma da una triade di sintomi caratteristicicaratteristiche: deficit nell'interazione sociale, deficit nella comunicazione, interessi e comportamenti limitati e ripetitivi. Altri aspetti, come una alimentazione atipica, sono anch'essi comuni, ma non sono essenziali per la [[diagnosi]].<ref name=Filipek/> Ile singolisingole sintomicaratteristiche comuni dell'autismo si possono riscontrare nella popolazione in generale ma perché si possa parlare di patologiadisturbo dello spettro autistico è necessario distinguere la situazione per gravità.<ref name="London">{{Cita pubblicazione|autore= London E |titolo= The role of the neurobiologist in redefining the diagnosis of autism |rivista= Brain Pathol |volume= 17 |numero= 4 |pp= 408–11 |anno= 2007 | pmid = 17919126 | doi = 10.1111/j.1750-3639.2007.00103.x }}</ref>
 
=== L'isolamento autistico ===
La chiusura o isolamento autistico, che è quello che dà il nome a questa patologia, si attua prevalentemente nei confronti del mondo esterno, nei casi più gravi questa estrema difesa può essere attuata anche nei confronti di una parte degli stimoli che provengono dalla propria mente o dal proprio corpo. Questa chiusura, che nasce dal bisogno di proteggersi da stimoli ambientali troppo dolorosi per poterli gestire e sopportare,<ref>{{Cita libro|autore=Williams D.|titolo=Nessuno in nessun luogo|anno=2013|editore=Armando|città=Roma|p=56}}</ref> può essere più o meno grave e quindi può escludere dal proprio mondo in modo parziale o totale gli altri esseri umani ma anche gli animali e nei casi più gravi anche gli oggetti.
 
ILe soggettipersone affetti da sintomi di autismoautistiche descrivono questa chiusura usando vari simbolismi: Pier Carlo Morello la descrive come chiudersi dentro una cupola di vetro, posta sopra una laguna ghiacciata;<ref>{{Cita libro|titolo=Macchia, autobiografia di un autistico|anno=2016|editore=Salani|città=Milano|p=28}}</ref> Temple Grandin usa invece la similitudine delle porte o dei pannelli di vetro dentro i quali si sentiva intrappolata;<ref>{{Cita libro|autore=Grandin T.|titolo=Pensare in immagini|anno=2011|editore=Erikson|città=Trento|p=42}}</ref> Donna Williams descrive la chiusura autistica come la ricerca di uno stato mentale pieno di luce, colore e incanto, allo scopo di fuggire dalla penosa realtà nella quale viveva, così da trovare un indispensabile, necessario conforto.'''''<ref>{{Cita libro|autore=Williams D.|titolo=Nessuno in nessun luogo|anno=2013|editore=Armando|città=Roma|p=63}}</ref>'''''
 
Questo allontanarsi ed estraniarsi dalla realtà che circonda il bambino e perdersi in un incantato mondo interiore, può avvenire in modo involontario e istintivo ma può anche essere ricercato, mediante vari stratagemmi. Donna Williams, ad esempio, utilizzava i puntini colorati presenti nell'aria, i disegni della carta da parati, la ripetizione di alcuni rumori.<ref>{{Cita libro|autore=Williams D.|titolo=Nessuno in nessun luogo|anno=2013|editore=Armando|città=Roma|p=11}}</ref> Gian Polo Morello, invece, per escludere il mondo esterno, si chiudeva nella sua stanza e utilizzava la fantasia e la musica.<ref>{{Cita libro|autore=Morello P. C.|titolo=Macchia, autobiografia di un autistico|data=2016|anno=2016|editore=Salani|città=Milano|p=18}}</ref>
Line 124 ⟶ 133:
Per Bettelheim<ref>{{Cita libro|autore=Bettelheim B.|titolo=La fortezza vuota|anno=2001|editore=Garzanti|città=Milano|p=12}}</ref> il chiudersi in sé stessi a un'età molto precoce blocca e altera lo sviluppo psichico del bambino lasciandolo insicuro, fragile e immaturo, con conseguente impossibilità di gestire e controllare i pensieri, le emozioni<ref>{{Cita libro|autore=Franciosi F.|titolo=La regolazione emotiva nei disturbi dello spettro autistico|anno=2017|editore=Edizioni E.T. S.|città=Pisa|p=41}}</ref> e i propri comportamenti, così da poter sviluppare tutte le sue potenzialità intellettive, sociali e relazionali.
 
Le persone che stanno accanto a bambini o adulti con sintomi di autismoautistici spesso cercano di riportarli alla realtà utilizzando modi non adeguati come i rimproveri e i richiami, mentre sarebbe molto più utile riuscire a creare una relazione efficace, adoperando la massima dolcezza e delicatezza ad esempio, giocando con loro, senza costrizioni o condizionamenti (gioco libero autogestito)<ref>{{Cita libro|autore=Tribulato E.|titolo=Autismo e gioco libero autogestito|anno=2013|editore=Franco Angeli|città=Milano}}</ref>.
 
=== Pensiero e ideazione ===
I gravi disturbi emotivi dei quali soffrono i soggetti con sintomidelle dipersone autismoautistiche, modificano e alterano, oltre che le loro capacità sensoriali, anche quelle ideative, generando pensieri confusi e disorganizzati (Franciosi),<ref>{{Cita libro|autore=Franciosi F.|titolo=La regolazione emotiva nei disturbi dello spettro autistico|anno=2017|editore=Edizioni ETS|città=Pisa|p=44}}</ref> (Sullivan)<ref>{{Cita libro|autore=Sullivan H.S.|titolo=Teoria interpersonale della psichiatria|anno=1962|editore=Feltrinelli Editore|città=Milano|p=27}}</ref> Se questi disturbi sono gravi, questi bambini o adulti perdono, almeno in parte, la capacità di ordinare in modo coerente i pensieri, le idee e le sensazioni, con conseguente difficoltà, e in alcuni casi impossibilità, di comprendere le parole, i gesti e le situazioni presenti nella vita quotidiana (De Rosa)<ref>{{Cita libro|autore=De Rosa F.|titolo=Quello che non ho mai detto|anno=2014|editore=San Paolo|città=Cinisello Balsamo|p=22}}</ref>. Pertanto, agli osservatori, i loro comportamenti appariranno strani, inusuali o deficitari.
 
Le persone autistiche che hanno potuto descrivere questo loro status mentale, parlano di un mondo interiore confuso e caotico, minaccioso e spaventoso (Grandin)<ref>{{Cita libro|autore=Grandin T.|titolo=Pensare in immagini|anno=2006|editore=Erickson|p=65}}</ref>: “Si immagini uno stato di iperattivazione nel quale si è inseguiti da un pericoloso aggressore in un mondo di caos totale”.<ref>{{Cita libro|autore=Grandin T.|titolo=Pensare in immagini|anno=2006|editore=Erickson|p=66}}</ref>
Line 153 ⟶ 162:
===Sviluppo sociale===
 
I deficit sociali distinguono l'autismo dagli altri disturbi dello sviluppo.<ref name=Rapin/> Gli individui affetti da autismo presentano difficoltà sociali e spesso non hanno gli stessi comportamenti che molte persone danno per scontati. La famosa autisticaattivista con autismo [[Temple Grandin]] ha spiegato che la sua incapacità nel comprendere la comunicazione sociale dei [[Neurotipico|neurotipici]], o persone con un normale sviluppo neurale, la fa sentire come "un antropologo su Marte".<ref>{{Cita libro|titolo=An Anthropologist on Mars: Seven Paradoxical Tales |url=https://archive.org/details/anthropologiston00sack |autore=[[Oliver Sacks|Sacks O]] |editore=Knopf |anno=1995 |isbn=978-0-679-43785-7 }}</ref>
 
Lo sviluppo sociale insolito diventa evidente nella prima infanzia. I bambini autistici mostrano meno attenzione agli stimoli sociali, sorridono e osservano gli altri meno spesso e rispondono meno frequentemente al proprio nome. Inoltre essi differiscono più incisivamente riguardo alle norme sociali; per esempio, essi guardano meno gli altri negli occhi e non hanno la possibilità di utilizzare dei semplici movimenti per esprimersi, come ad esempio indicare le cose.<ref name=Volkmar/> I bambini dai tre a cinque anni con autismo hanno meno probabilità di comprendere le dinamiche sociali, di avvicinare gli altri spontaneamente, di imitare e rispondere alle emozioni, di comunicare non verbalmente e alternarsi in una discussione.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Sigman M, Dijamco A, Gratier M, Rozga A |titolo= Early detection of core deficits in autism |rivista= Ment Retard Dev Disabil Res Rev |volume= 10 |numero= 4 |pp= 221–33 |anno= 2004 | pmid = 15666338 | doi = 10.1002/mrdd.20046 }}</ref> La maggior parte dei bambini autistici mostra meno [[Attaccamento|attaccamento sicuro]] rispetto ai bambini neurotipici, anche se questa differenza non si rileva in coloro che hanno un più alto sviluppo intellettivo o una condizione autistica meno grave.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Rutgers AH, Bakermans-Kranenburg MJ, van Ijzendoorn MH, van Berckelaer-Onnes IA |titolo= Autism and attachment: a meta-analytic review |rivista= J Child Psychol Psychiatry |volume= 45 |numero= 6 |pp= 1123–34 |anno= 2004 | pmid = 15257669 | doi = 10.1111/j.1469-7610.2004.t01-1-00305.x }}</ref> I bambini più grandi e gli adulti con disturbo dello spettro autistico presentano risultati peggiori nei test visivi riguardo al riconoscimento delle emozioni facciali,<ref name="Sigman">{{Cita pubblicazione|autore= Sigman M, Spence SJ, Wang AT |titolo= Autism from developmental and neuropsychological perspectives |rivista= Annu Rev Clin Psychol |volume= 2 |pp= 327–55 |anno= 2006 | pmid = 17716073 | doi = 10.1146/annurev.clinpsy.2.022305.095210 }}</ref> anche se ciò può essere in parte dovuto ad una minore capacità di definire le proprie emozioni.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo= Mixed emotions: the contribution of alexithymia to the emotional symptoms of autism|url= https://www.nature.com/tp/journal/v3/n7/full/tp201361a.html|rivista= Translational Psychiatry|data= 23 luglio 2013|pmc = 3731793|pmid = 23880881|pp= e285|volume= 3|numero= 7|doi = 10.1038/tp.2013.61|nome= G.|cognome= Bird|nome2= R.|cognome2= Cook}}</ref>
Line 199 ⟶ 208:
Il sonno è anche turbato dai sogni ansiosi, dagli incubi e dai terrori notturni, durante i quali il bambino si sveglia, con gli occhi stravolti, urlando, angosciato per qualcosa che vede o sente, senza riconoscere chi gli sta attorno (De Ajuriaguerra e Marcelli).<ref>{{Cita libro|autore=De Ajuriaguerra J. Marcelli D.|titolo=Psicopatologia del bambino|anno=1986|editore=Masson Italia Editori|città=Milano|p=77}}</ref>. Racconta la Williams:<blockquote>“Il Terrore mi invase, Carponi sul pavimento, piangevo come un bambino. Sentivo il freddo e la durezza delle piastrelle e fissavo le mie mani allungate verso di esse. Sentivo di non riuscire a respirare. Provai la paura dell’ignoto che si annidava da qualche parte della stanza. Gemetti, terrorizzata, smarrita e indifesa. Mi rannicchiai, tremando di paura e mi dondolai come un bambino”.<ref>{{Cita libro|autore=Williams D.|titolo=Nessuno in nessun luogo|anno=2013|editore=Armando Editore|città=Roma|p=111}}</ref> </blockquote>In questa situazione sono possibili anche delle allucinazioni visive e uditive (Williams).<ref>{{Cita libro|autore=Williams D.|titolo=Nessuno in nessun luogo|anno=2013|editore=Armando Editore|città=Roma|p=47|pp=}}</ref>
 
Poiché i disturbi del sonno sono causati da una psiche notevolmente disturbata, gli sforzi dei genitori e degli educatori nel far vivere al figlio durante il giorno momenti sereni e gioiosi, evitandogli nel contempo ogni occasione di ansia e stress, miglioramigliorano nettamente le notti del bambino.
 
All'interno dell'Unione Europea viene utilizzata la melatonina come trattamento dell'insonnia nei bambini affetti da autismo dai 2-18 anni.<ref>{{Cita web|url=https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/slenyto|titolo=European Medicines Agency}}</ref>
Line 207 ⟶ 216:
La gravità e la sintomatologia dell'autismo variano molto da individuo a individuo e tendono nella maggior parte dei casi a migliorare con l'età, in particolare se il ritardo mentale è lieve o assente, se è presente il linguaggio verbale, e se un trattamento terapeutico valido viene intrapreso in età precoce.
 
L'autismo può essere associato ad altri disturbi, ma è bene sottolineare che esistono gradi di autismo differenti tra loro. Alcune persone autistichecon autismo possiedono per esempio una straordinaria capacità di calcolo matematico, sensibilità musicale, eccezionale memoria audio-visiva o altri talenti in misura del tutto fuori dell'ordinario, come ad esempio la capacità di realizzare ritratti o paesaggi molto fedeli su tela senza possedere nozioni tecniche di disegno o pittura.
 
Normalmente i sintomi, che solo ad un primo impatto possono sembrare simili alle caratteristiche dell'[[introversione]], in realtà si manifestano come un vero e proprio ''ritiro autistico'' (nel senso di comportamenti notevolmente anomali e non sempre comprensibili, a causa dei quali la persona si trova esposta a un alto rischio di isolamento sociale), dovuto a gravi alterazioni nelle aree funzionali descritte qui di seguito:
Line 298 ⟶ 307:
In circa i tre quarti dei bambini con autismo, si riscontra un insolito comportamento alimentare. La selettività è il problema più comune, anche un'alimentazione rituale e il rifiuto del cibo si possono verificare;<ref name="Dominick">{{Cita pubblicazione|autore= Dominick KC, Davis NO, Lainhart J, Tager-Flusberg H, Folstein S |titolo= Atypical behaviors in children with autism and children with a history of language impairment |rivista= Res Dev Disabil |volume= 28 |numero= 2 |pp= 145–62 |anno= 2007 | pmid = 16581226 | doi = 10.1016/j.ridd.2006.02.003 }}</ref> Tuttavia, ciò non sembra causare episodi di [[malnutrizione]]. Anche se alcuni bambini con autismo presentano sintomi gastrointestinali, vi è una mancanza di dati rigorosi pubblicati a sostegno che ciò si verifichi maggiormente rispetto alla media dei coetanei.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Erickson CA, Stigler KA, Corkins MR, Posey DJ, Fitzgerald JF, McDougle CJ |titolo= Gastrointestinal factors in autistic disorder: a critical review |url= https://archive.org/details/sim_journal-of-autism-and-developmental-disorders_2005-12_35_6/page/713 |rivista= J Autism Dev Disord |volume= 35 |numero= 6 |pp= 713–27 |anno= 2005 | pmid = 16267642 | doi = 10.1007/s10803-005-0019-4 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= Buie T, Campbell DB, Fuchs GJ, Furuta GT, Levy J, Vandewater J, Whitaker AH, Atkins D, Bauman ML, Beaudet AL, Carr EG, Gershon MD, Hyman SL, Jirapinyo P, Jyonouchi H, Kooros K, Kushak R, Levitt P, Levy SE, Lewis JD, Murray KF, Natowicz MR, Sabra A, Wershil BK, Weston SC, Zeltzer L, Winter H |titolo= Evaluation, diagnosis, and treatment of gastrointestinal disorders in individuals with ASDs: a consensus report |rivista= Pediatrics |volume= 125 |numero= Suppl 1 |pp= S1–18 |anno= 2010 | pmid = 20048083 | doi = 10.1542/peds.2009-1878C }}</ref>
 
I genitori dei bambini autistici sono colpiti da livelli più elevati di [[stress (medicina)|stress]].<ref name="Volkmar">{{Cita libro|autore=Volkmar FR, Paul R, Rogers SJ, Pelphrey KA|titolo=Handbook of Autism and Pervasive Developmental Disorders, Assessment, Interventions, and Policy|editore=[[John Wiley & Sons]]|isbn=1-118-28220-5|anno=2014|p=301|accesso=24 dicembre 2014|url=https://books.google.com/books?id=4yzqAgAAQBAJ&pg=PT301}}</ref> I fratelli di bambini con disturbo dello spettro autistico presentano generalmente un rapporto di maggiore ammirazione e di minor conflittualità con il fratello, in modo simile a quello che avviene con i fratelli di bambini con [[sindrome di Down]]. Tuttavia, si è osservato che i primi avevano livelli più bassi di vicinanza e di intimità rispetto ai fratelli di bambini con sindrome di Down.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Orsmond GI, Seltzer MM |titolo= Siblings of individuals with autism spectrum disorders across the life course |rivista= Ment Retard Dev Disabil Res Rev |volume= 13 |numero= 4 |pp= 313–20 |anno= 2007 | pmid = 17979200 | doi = 10.1002/mrdd.20171 |url= http://www.waisman.wisc.edu/family/pubs/Autism/2007%20siblings_autism_life-course.pdf |formato= PDF |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130530100939/http://www.waisman.wisc.edu/family/pubs/Autism/2007%20siblings_autism_life-course.pdf }}</ref>
 
Si possono anche manifestare nell'autismo:
Line 306 ⟶ 315:
 
== Le emozioni del bambino autistico ==
Molti pregiudizi accompagnano la sindrome autisticadell'autismo. Uno dei più diffusi è quello che vorrebbe che questi bambini non provassero o provassero solo in modo modesto le emozioni. Ciò non è assolutamente vero, in quanto in queste patologie ritroviamo invece alti livelli di ansia, numerose angoscianti paure, unite spesso a manifestazioni di rabbia e collera.
La presenza di un mondo interiore emotivamente molto disturbato si rende evidente già dai racconti e dai disegni che, a volte, questi bambini riescono a costruire. Racconti e disegni nei quali predominano temi angoscianti, cruenti, raccapriccianti o coprolalici.<ref>E. Tribulato, Autismo e gioco libero autogestito, Franco Angeli, 2013, p.22.</ref> La professoressa [[Temple Grandin]], una donna con autismo ad alto funzionamento, nel suo racconto-saggio “Pensare in immagini” così descrive le sue emozioni: “Alcuni ritengono che le persone con autismo non abbiano emozioni. Io ne ho eccome, ma sono più simili alle emozioni di un bambino che a quelle di un adulto”.<ref>T. Grandin, ''Pensare in immagini'', Trento, Erickson, 2006, p. 96.</ref>
 
Line 367 ⟶ 376:
 
L'impiego mirato dei farmaci è volto alla riduzione o all'estinzione di alcuni comportamenti problematici, o di disturbi clinici associati come l'epilessia e i deficit di attenzione<ref name="Handen">{{cita pubblicazione | autore =Handen BL, Sahl R, Hardan AY. | anno = 2008| mese=agosto| titolo = Guanfacine in children with autism and/or intellectual disabilities.| rivista =J Dev Behav Pediatr. | volume =29 | pp =303-308}}</ref>, col fine di evitare ulteriori aggravamenti clinici o per migliorare la qualità della vita.
 
Secondo una ricerca<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mirella|cognome=Zanobini|nome2=Silvano|cognome2=Solari|data=2019-10|titolo=Effectiveness of the Program “Acqua Mediatrice di Comunicazione” (Water as a Mediator of Communication) on Social Skills, Autistic Behaviors and Aquatic Skills in ASD Children|rivista=Journal of Autism and Developmental Disorders|volume=49|numero=10|pp=4134–4146|lingua=en|accesso=2024-07-05|doi=10.1007/s10803-019-04128-4|url=http://link.springer.com/10.1007/s10803-019-04128-4}}</ref>, affermata anche dal Journal of Autism and Developmental Disorders, ha affermato l’utilità della terapia. Terapia che, attraverso l’acqua, accende diversi stimoli che spingono il soggetto ad una relazione significativa. Infatti, questa terapia è multisistemica perché interviene su diversi sistemi funzionali del bambino (sistema relazionale, cognitivo, comportamentale, emotivo, senso-motorio e motivazionale).
 
In gennaio 2012 è stata presentata dall'Istituto Superiore di Sanità anche la versione della Linea guida n.21 in una sintetica versione destinata al grande pubblico<ref>{{cita web |url=http://www.snlg-iss.it/cms/files/scheda_autismo_14-03.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=16 settembre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131101123021/http://www.snlg-iss.it/cms/files/scheda_autismo_14-03.pdf }} Linea guida n.21</ref>.