Romolo Augusto: differenze tra le versioni

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{{Magistrato romano
{{Monarca
|nome = Romolo Augusto
|titolo = [[Imperatore romano d'Occidente]]
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|successore = ''carica abolita''<br>([[Odoacre]] come patrizio della diocesi d'Italia)
|padre = [[Flavio Oreste]]
|madre = Flavia Serena o Barbaria
|data di nascita = 461[[465]] circa
|luogo di nascita =
|data di morte = dopo il [[511]]?
|luogo di morte =
}}
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|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[461465]] circa
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = dopo il [[511]]?
|Epoca = 400
|Attività = imperatore
|Nazionalità = romano
|FineIncipit = è considerato tradizionalmente l'ultimo [[imperatore romano]] [[Impero romano d'Occidente|d'Occidente]], in quantoperché dopo la sua deposizione a opera del generale [[Barbari|barbaro]] [[Odoacre]], re degli [[Eruli]], non fu nominato alcun nuovo imperatore. La sua deposizione segna convenzionalmente la fine dell'impero romano d'Occidente e l'inizio del [[Medioevo]]. Giuridicamente però non ottenne nessun riconoscimento da [[Impero bizantino|Costantinopoli]]
}}
 
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[[File:628px-Western and Eastern Roman Empires 476AD(3).PNG|thumb|[[Impero romano d'Occidente]] (in blu) e [[impero bizantino|Impero Romano d'Oriente]] (in rosso), nel 476: l'exclave in Gallia corrisponde al [[Regno di Soissons]].]]
 
Romolo era figlio del' ''[[magister militum]]'' [[Flavio Oreste]], un [[cittadinanza romana|cittadino romano]] di origine barbara della [[Pannonia]]<ref>{{Cita|Gibbon|p. 312}}.</ref>. La madre eraè incerta: è stato ipotizzato fosse Flavia Serena, figlia del ''[[comes]]'' del [[Norico]] Romolo, originario di [[Poetovio]]<ref name=":0">{{Cita|Grant|p. 421}}.</ref>, oppure una nobildonna di nome Barbaria.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marjeta Šašel|cognome=Kos|titolo=The family of Romulus Augustulus|p=446|url=https://www.academia.edu/1489873/The_family_of_Romulus_Augustulus}}</ref>
 
Dal 474 era imperatore d'Occidente [[Giulio Nepote]], nominato tale dagli imperatori d'Oriente [[Leone I (imperatore)|Leone I]] e [[Zenone (imperatore)|Zenone]]. Nel 475 Nepote rimosse il [[patrizio (storia romana)|patrizio]] e ''magister militum'' dell'Occidente, il [[gallia|gallo]]-romano [[Ecdicio Avito|Ecdicio]], per nominare al suo posto Oreste. Quest'ultimo, ottenuto il sostegno dell'esercito, si mosse da [[Roma]] ed entrò a [[Ravenna]] il 28 agosto, obbligando Nepote, impossibilitato a resistere, a fuggire in [[Dalmazia]], a [[Salona]]<ref>{{Cita|Gibbon|pp. 391-400; 402}}.</ref>. Dopo circa due mesi, durante i quali aveva forse atteso un riconoscimento da parte dell'impero d'Oriente, il 31 ottobre dichiarò decaduto Nepote e nominò imperatore il figlio Romolo<ref name=":0" />, che aveva 12 o 14 anni e che poteva assurgere al soglio imperiale in quantoperché la madre era di stirpe romana.
 
=== Regno ===
Romolo era un adolescente incapace di assumere le responsabilità che il potere comportava. Fu così Oreste a detenere effettivamente il potere in nome del figlio. A nome di Romolo vennero coniate quantità di [[solido (moneta)|solidi]] d'oro a Roma, [[Milano]] e Ravenna, alcune persino ad [[Arles]], in quantoperché la [[Gallia narbonese]] era una delle poche [[provincia romana|province]] ancora in mano romana. Il problema più urgente era gestire le truppe barbariche che erano poste a difesa dell'impero, nominalmente fedeli all'imperatore, ma effettivamente tenute a bada dai pagamenti versati continuamente attingendo alle casse dello Stato.
 
Nel 476 la situazione si fece più difficile, in quantoquando alcune truppe mercenarie barbariche composte da [[Eruli]], [[Sciri]] e [[Turcilingi]] chiesero di ottenere delle terre in [[Italia]], che Oreste però non concesse. Questi popoli si rivoltarono sotto la guida del capo sciro [[Odoacre]], eleggendolo re il 23 agosto. Oreste si rinchiuse a [[Pavia]], confidando nelle possenti fortificazioni della città, ma Odoacre [[assedio di Pavia (476)|assediò Pavia]] e la conquistò, catturando così Oreste<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Filippo|cognome=Brandolini|titolo=Pavia: Vestigia di una Civitas altomedievale|lingua=en|accesso=2019-03-05|url=https://www.academia.edu/4311218/Pavia_Vestigia_di_una_Civitas_altomedievale}}</ref>. Oreste fu quindi condotto a [[Piacenza]] e ucciso per volere di Odoacre. Quest'ultimo occupò poi [[Ravenna]], dopo avere sconfitto e ucciso il fratello di Oreste, Paolo, e il 4 settembre 476 depose Romolo Augusto<ref name="norwich54">Norwich, 54.</ref>.
 
Romolo, verosimilmente dietro pressione di [[Odoacre]], inviò una lettera all'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]] (che aveva appena guadagnato nuovamente il regno dopo essere stato spodestato da [[Basilisco (imperatore)|Basilisco]]) in cui affermava che non c'era bisogno di due imperatori e che era opportuno affidare il comando dell'Italia a Odoacre<ref>[[Malco (storico)|Malco]], frammento 10, riportato da Mathisen.</ref>.
 
Odoacre inviò a [[Costantinopoli]] le insegne imperiali: la sovranità sulle terre dell'Occidente passò quindi formalmente a [[Zenone (imperatore)|Zenone]], imperatore d'Oriente, che riconobbe Odoacre governatore d'Italia con il titolo di [[Patrizio (titolo)|patrizio]], anche se non di nomina ufficiale. Tuttavia Giulio Nepote continuò dalla Dalmazia a rivendicare il trono d'Occidente fino alla morte (480), nominalmente riconosciuto come Augusto sia da Odoacre che da Zenone (il quale non aveva mai dato il suo appoggio a Romolo, a differenza di Basilisco). Comunque la fine ufficiale dell'impero non modificò, sull'immediato, i modi di vita della popolazione romana d'Italia, già da tempo mutati. Le istituzioni come il [[Senato romano|Senato]] e il [[Console (storia romana)|consolato]] proseguirono a riprova del fatto che ormai da tempo l'impero d'Occidente era solamente un nome privo di effettivo potere. È anche da rilevare che le regioni su cui si estendeva il potere, almeno formale, dell'Impero d'Occidente erano, nella fase finale dell'impero stesso, ridotte all'[[Italia]], alla [[Provenza]] e a parte delle province del [[Norico (provincia romana)|Norico]], della [[Rezia (provincia romana)|Rezia]], della [[Dalmazia]], della Sicilia orientale e l'enclaveexclave in Gallia del [[regno di Soissons]].
 
== Vita dopo la deposizione ==
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== Giudizi su Romolo Augusto ==
[[File:Solidus Romulus Augustus-RIC 3406.jpg|thumb|upright=1.4|left|[[Solido (moneta)|Solido]] di Romolo Augusto, celebrante le vittorie militari degli [[augusto (titolo)|augusti]]]]
Romolo è largamente noto con il nome, datogli in antichità, di ''Romulus Augustulus'' (italianizzato in «Romolo Augustolo»); la terminazione in ''-ulus'' denota il diminutivo, quindi il nome significava «Romolo il piccolo Augusto». In effetti il nomignolo era doppiamente significativo, in quantoperché si riferiva sia alla giovane età dell'imperatore sia alla sua insignificanza politica, essendo il vero potere nelle mani del padre Oreste. Gli autori di lingua greca giunsero persino a storpiare il nome «''Romulus»'' in {{greco|Μωμῦλλος}} («MomullosMomyllos»), «piccola disgrazia».<ref>Mathisen e Nathan; Smith.</ref>
 
Tradizionalmente Romolo Augusto è ritenuto essere l'ultimo imperatore romano d'Occidente: con un nome che fa riferimento ai fondatori di [[Roma]] e dell'[[Impero romano]] sarebbe stato difficile resistere alla tentazione di trarre questa conclusione, e infatti già nel VI secolo, lo storico [[Conte Marcellino|Marcellino Illirico]] considerava l'impero romano terminato nel 476.<ref>Mathisen.</ref>
 
Alcuni storici ritengono essere [[Giulio Nepote]] l'ultimo imperatore d'Occidente, in quantoperché Odoacre, quando chiese all'imperatore d'Oriente [[Zenone (imperatore)|Zenone]] di essere riconosciuto come ''[[magister militum]]'' e ''[[patricius]]'', ebbe come contropartita di riconoscere a sua volta come imperatore d'Occidente Giulio Nepote. Odoacre accettò di riconoscere Nepote e infatti fece anche battere delle monete con la sua effigie fino al 480, quando Nepote fu ucciso dal ''comes'' Ovida con la possibile complicità dell'ex-imperatore d'Occidente [[Glicerio]]. Secondo alcune interpretazioni questa è la reale data della fine dell'impero romano d'Occidente.<ref>Ralph Mathisen, Ralph, e Geoffrey Nathan.</ref> Questa tesi è minoritaria dato che Zenone non aveva la facoltà di eleggere un imperatore, potere detenuto, almeno in via formale, dal [[Senato romano]] e il Senato aveva riconosciuto come imperatore Romolo Augusto. Qualche storico, considera addirittura, considera il 486 l'anno di caduta dell'impero d'Occidente, in quantoperché in quell'anno venne a cessare l'ultimo effettivo baluardo della romanità in Occidente, dal momento che il Dominio di ''Noviodunum Suessiorum'' nella Gallia settentrionale (il cosiddetto [[regno di Soissons]]) fu annesso al regno dei [[Franchi]]. La tesi è comunque difficilmente sostenibile indato quantoche Siagrio, ultimo governatore della Gallia, non aveva mai assunto la porpora.
 
== Note ==