Betula: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il simbolo araldico|Betulla (araldica)|Betulla}}
{{Tassobox
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|didascalia = Giovani betulle coltivate in località [[Bedulita]] (BG)
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== Etimologia ==
Il nome del genere è un [[latinismo]], dal [[lingua latina|latino]] ''betulla'', a sua volta d'origine [[lingua gallica|gallica]] (cfr. *''betw''<ref name="dei">{{cita libro | cognome=Battisti | nome=Carlo | coautori=Giovanni Alessio | titolo=Dizionario etimologico italiano | editore=Barbera | città=Firenze | anno=1950–57}}</ref>, ''bed-wen'', "betulla"<ref name=em>{{cita libro | cognome=Ernout | nome=Alfred | coautori=Antoine Meillet | titolo=Dictionnaire étimologique de la langue latine – Histoire de mots | editore=Klincksieck | anno=1979 | città=Parigi|lingua=fr}}</ref>), collegata con ''[[bitume|bitūmen]]''<ref name=em />. Esiste una voce di tradizione popolare ''bidolla'' che non ha raggiunto la [[Toscana]]<ref name="dei" />. Le piante del genere sono conosciute nei Paesi germanici con il nome di ''Birke'' ([[lingua tedesca|tedesco]]), ''birch'' ([[lingua inglese|inglese]]) ecc., da una [[radici del protoindoeuropeo|radice indoeuropea]] *''bherəg''-, "splendente, bianco" (cfr. [[lingua sanscrita|sanscrito]] ''bhūrjah'' e latino ''[[fraxinus]]'')<ref>{{cita web|url=http://www.etymonline.com/index.php?term=birch&allowed_in_frame=0|titolo=Online etymology Dictionary – Birch|accesso=20 novembre 2013|lingua=en}}</ref>.
 
== Descrizione ==
Si tratta di [[albero|alberi]] e [[arbusto|arbusti]] di color bianco e nerosporco e fogliame caduco che possono raggiungere i {{M|15|–|30|u=m}} di altezza, foglie variamente formate e sfumate di giallo a seconda della specie o varietà. La specie più diffusa è la ''[[Betula pendula]]'' (sinonimo ''Betula verrucosa''), da alcuni autori considerata una sottospecie o varietà di ''B. alba'' e chiamata volgarmente betulla bianca, betulla pendula o betulla d'argento, e predilige terreni acidi, poveri, sabbiosi o ciottolosi. Mentre la ''[[Betula pubescens]]'', nota con il nome di betulla pelosa o betulla delle torbiere, dalle foglie pelose, predilige terreni paludosi o torbosi ed è di dimensioni analoghe alla ''B. pendula'', anche se si presenta più frequentemente come alberetto o cespuglio.
 
Le betulle si caratterizzano per la corteccia bianca sporcae nera dovuta alla presenza di granuli di [[betulina]]. Sono dotate di una notevole rusticità, sono resistenti a condizioni ambientali avverse, quali geli improvvisi e prolungati e lunghi periodi di siccità; sono diffuse nelle regioni del ''[[Picetum]]'', ''[[Fagetum]]'' e ''[[Castanetum]]'', ma si spingono anche nelle zone superiori e inferiori.
 
== Simbiosi radicale ==
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== Distribuzione e habitat ==
Il genere animale''Betula'' è distribuito prevalentemente nelle [[zona temperata|zone temperate]] e [[clima boreale|boreali]] dell'[[emisfero nord]]. Sono piante [[eliofila|eliofile]] e [[pianta pioniera|pioniere]] che rapidamente occupano aree scoperte dopo gli incendi o il taglio. Possono formare boschi puri o presentarsi in gruppi ed elementi isolati.
 
== Avversità ==
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== Usi ==
Fin dal [[Paleolitico]] medio la pece di betulla fu largamente utilizzata dagli [[Homo neanderthalensis|Uomini di Neanderthal]] come [[colla|adesivo]]. Uno studio del 2019 ha dimostrato come queste prime produzioni di pece fossero realizzate attraverso una tecnica relativamente semplice, utilizzando dei focolari a cielo aperto<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Schmidt, P., Blessing, M., Rageot, M., Iovita, R., Pfleging, J., Nickel, K. G.; Righetti, L. & Tennie, C.|data=2019-08-19 agosto 2019|titolo= Birch tar extraction does not prove Neanderthal behavioral complexity|rivista= PNAS|lingua=en|doi=10.1073/pnas.1911137116|url=https://doi.org/10.1073/pnas.1911137116 }}</ref>.
 
Le betulle vengono coltivate come [[piante ornamentali]] per l'eleganza del fogliame e il fusto dalla corteccia bianca-opaca maculata di nero, in parchi o giardini, su terreni sciolti e freschi. In [[silvicoltura]] vengono utilizzate per consolidare frane, detriti di falda o per il rimboschimento di pascoli e cedui.
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Nell'[[arboricoltura da legno]] viene coltivata a [[fustaia]] con turni di 40-50 anni, o più raramente a [[ceduo]] per la produzione del legname usato nell'industria del mobile. Viene anche coltivata per le proprietà officinali e medicinali.
 
{{Disclaimer|alternative}}
In [[erboristeria]] l'estratto idro-alcolico di betulla è dotato di potente azione diuretica, drenante linfatica, antisettica delle vie urinarie e anti-infiammatoria. Questo grazie al suo contenuto di [[saponine]] triterpeniche (fino al 3-4%), di [[glucosidi]] flavonici (iperoside, quercitrina, rutina) e di [[polisaccaridi]] (metilpentosani), che cooperano globalmente a un effetto drenante dei liquidi in eccesso, delle scorie azotate (specie [[acido urico]]) e di abbassamento del colesterolo ematico. Per tale motivo trova impiego in preparazioni erboristiche e cosmetiche contro la cellulite.
 
L'[[acido betulinico]], estratto dalla corteccia della betulla e da molti altri vegetali, e alcuni suoi derivati maggiormente idrosolubili in vitro sono citotossici per cellule di [[neuroblastoma]], [[melanoma]], [[medulloblastoma]] e [[sarcoma di Ewing]].<ref>{{cita pubblicazione |autore= Suresh C, Zhao H, Gumbs A, Chetty CS, Bose HS |titolo= New ionic derivatives of betulinic acid as highly potent anti-cancer agents |rivista=Bioorg Med Chem Lett. 2011 Dec 28. [Epub ahead of print]|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22264477|lingua=en}}</ref>
 
[[File:Birchtrees.jpg|thumb|Betulle.]]