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{{Nota disambigua}}
{{F|biologia|gennaio 2022}}
L''''estinzione''' nella [[biologia]] è la scomparsa di una determinata [[specie]] di [[Organismo vivente|organismi viventi]]: è contrapposta alla [[speciazione (evoluzione)|speciazione]], il processo opposto per cui una nuova specie nasce a partire da una preesistente.
L''''estinzione''' nella [[biologia]] è la scomparsa di una determinata [[specie]] o [[taxon]] di [[Organismo vivente|organismi viventi]] con la morte del suo ultimo esemplare. Un taxon può diventare [[Estinzione funzionale|funzionalmente estinto]] prima della morte del suo ultimo membro se perde la capacità di [[Riproduzione|riprodursi]] e riprendersi. Poiché la gamma potenziale di una specie può essere molto ampia, determinare questo momento risulta difficile e pertanto solitamente viene eseguito in modo retrospettivo. Questa difficoltà porta a fenomeni come il [[Lazarus taxa]], con i quali una specie presunta estinta improvvisamente "riappare" (tipicamente nella [[fossile|documentazione fossile]]) dopo un periodo di apparente assenza.
 
Si stima che più del 99% di tutte le specie che siano mai vissute sulla Terra (pari a oltre 5 miliardi) si siano estinte, e che ci siano circa 8,7 milioni di specie di [[Eukaryota|eucarioti]] a livello globale e forse molte volte di più se si includono i [[Microrganismo|microrganismi]], come i batteri. Le principali specie animali estinte includono i [[Dinosauria|dinosauri non aviani]], le [[Machairodontinae|tigri dai denti a sciabola]], i [[Raphus cucullatus|dodo]], i [[Mammuthus|mammut]], i [[bradipi terricoli]], i [[Thylacinus cynocephalus|tilacini]], i [[Trilobita|trilobiti]] e i [[Incilius periglenes|rospi dorati]].
Le cause principali di una estinzione possono essere diverse: un mutamento improvviso dell'ambiente in cui vive la specie, tanto che gli esemplari non riescono ad adattarsi; la comparsa di una [[Concorrenza|specie concorrente]] (per il cibo) o di una [[Predatori|specie predatrice]]. I campanelli d'allarme che segnalano il rischio di estinzione di una specie sono due: la diminuzione dello spazio vitale, cioè dei territori e [[habitat]] che questa specie occupa, e la diminuzione del numero di esemplari della specie stessa. In linea di massima, una popolazione di 5.000 esemplari e/o un habitat limitato a solo uno o due siti sono considerati i limiti al di sotto dei quali una specie corre un serio rischio di estinzione.
 
Attraverso l'evoluzione, le specie nascono attraverso il processo di [[Speciazione (evoluzione)|speciazione]] laddove nuove varietà di organismi nascono e prosperano quando sono in grado di trovare e sfruttare una [[nicchia ecologica]]. In senso opposto, le specie si estinguono quando non sono più in grado di sopravvivere in condizioni mutevoli o contro [[competizione]] superiore. La relazione tra gli animali e le loro nicchie ecologiche è stata saldamente confermata. Una specie tipica si estingue entro 10 milioni di anni dalla sua prima apparizione, vi sono però alcune specie, chiamate [[Fossile vivente|fossili viventi]], che sopravvivono con cambiamenti [[morfologia (biologia)|morfologici]] minimi o nulli per centinaia di milioni di anni.
Per questo motivo le specie considerate più "fragili", che cioè sono potenzialmente più esposte a questo pericolo, sono quelle più specializzate e che occupano particolari e ristrette [[nicchia ecologica|nicchie ecologiche]], per esempio perché si cibano esclusivamente di un particolare cibo, come il [[Ailuropoda melanoleuca|panda]], o perché vivono solo su certe particolari isole, come le [[Chelonoidis nigra|tartarughe giganti]] delle isole [[Galapagos]]. All'altro estremo, specie onnivore estremamente diffuse e adattabili, come i [[topo|topi]], le [[Mosca (zoologia)|mosche]], gli [[scarafaggio|scarafaggi]] e l'[[Homo sapiens sapiens|uomo]], non corrono rischi di estinguersi a meno di eventi straordinari su scala planetaria.
 
Le [[Estinzione di massa|estinzioni di massa]] sono eventi relativamente rari, tuttavia, le estinzioni isolate di specie e [[Clado|cladi]] sono abbastanza comuni e sono una parte naturale del processo evolutivo. Recentemente però sono state registrate diverse estinzioni che hanno allarmato gli scienziati per il loro [[Estinzione dell'Olocene|alto tasso]]. La maggior parte delle specie che si estinguono non viene mai documentate scientificamente. Alcuni scienziati stimano che fino alla metà delle specie vegetali e animali attualmente esistenti potrebbe estinguersi entro il 2100. Un rapporto del 2018 ha indicato che la [[Filogenesi|diversità filogenetica]] di 300 specie di mammiferi cancellate durante l'era umana dal [[pleistocene superiore]], richiederebbe da 5 a 7 milioni di anni per riprendersi.
 
Secondo il [[Global Assessment Report 2019 on Biodiversity and Ecosystem Services]] dell'[[Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e i servizi ecosistemici|IPBES]], la biomassa dei mammiferi selvatici è diminuita dell'82%, gli ecosistemi naturali hanno perso circa la metà della loro superficie e un milione di specie sono a rischio di estinzione, il tutto in gran parte a causa di azioni umane. Il 25% delle specie animali e vegetali è minacciato di estinzione. In un rapporto successivo, l'IPBES ha elencato la [[sovrapesca]], la caccia e il disboscamento come alcuni dei fattori principali della crisi che riguarda l'estinzione globale.
 
L''''estinzione''' nella [[biologia]] è la scomparsa di una determinata [[specie]] di [[Organismo vivente|organismi viventi]]: èÈ contrapposta alla [[speciazione (evoluzione)|speciazione]], il processo opposto per cui una nuova specie nasce a partire da una preesistente.
 
== Definizione ==
In [[biologia]] ed [[ecologia]], '''estinzione''' significa la cessazione dell'esistenza di una [[specie]] o di un gruppo [[taxon|taxa]]. Generalmente si considera il momento finale dell'estinzione quello in cui sopravviene la morte dell'ultimo individuo di quella data specie (anche se {{Chiarire|l'effetto collo di bottiglia su di una popolazione con la capacità di riprodursi e recuperare può impedirne il raggiungimento}}). Dato che il potenziale [[Range (biology)|rangeareale]] di una specie può essere molto ampio, determinare questo momento è difficile, e di solito è possibile farlo solo a posteriori. Questa difficoltà porta al fenomeno [[Lazarus taxon|Lazarus taxa]], in cui una specie presunta estinta improvvisamente "riappare" (tipicamente si riscontra in certi ritrovamenti fossili dopo un periodo di assenza apparente).
 
L'estinzione ‒ al pari della speciazione ‒ è parte integrante dell'[[evoluzione]]: una specie va incontro invece all'estinzione quando gli individui che la compongono non sono più in grado di sopravvivere alle condizioni di vita che mutano oppure a una schiacciante competizione.
 
AttraversoSecondo l'[[evoluzione]],alcune nuove specie si originano attraverso il processo della [[Speciazione (evoluzione)|speciazione]] — questo accade se nuove varietà di organismi hanno origine e prosperano quando ci sia la possibilità di trovare e di sfruttarestime una [[nicchia ecologica]] —una specie va incontro invece all'estinzione quando gli individui che la compongono non sono più in grado di sopravvivere alle condizioni di vita che mutano oppure ad una schiacciante competizione. Una specie tipica si estingue a distanza di 10 milioni di anni dalla sua prima comparsa,<ref name="Newman">Newman, Mark. "[http://www.lassp.cornell.edu/newmme/science/extinction.html A Mathematical Model for Mass Extinction]". [[Cornell University]]. 20 maggio 1994. Ultimo accesso: 30 luglio 2006.</ref> sebbene alcune specie, chiamate [[fossili viventi]], sopravvivano potenzialmente invariate per centinaia di milioni di anni. L'estinzione, tuttavia, è di solito un fenomeno naturale; si stima che 99.9% di tutte le specie che sono esistite siano ora estinte.<ref name="Newman" /><ref name="Raup">Raup, David M. ''Extinction: Bad Genes or Bad Luck?'' W.W. Norton and Company. New York. 1991. pp.3-6 ISBN 978-0-393-30927-0</ref>
 
== Cause ==
Le cause principali di una un'estinzione possono essere diverse: un mutamento improvviso dell'ambiente in cui vive la specie, tanto che gli esemplari non riescono ad adattarsi ([[Catastrofismo]]); la comparsa di una [[Concorrenza|specie concorrente]] (per il cibo) o di una [[Predatori|specie predatrice]]. I campanelli d'allarme che segnalano il rischio di estinzione di una specie sono due: la diminuzione dello spazio vitale, cioè dei territori e [[habitat]] che questa specie occupa, e la diminuzione del numero di esemplari sotto una certa quota della specie stessa che non riesce a riprendersi ([[Effetto Allee]]). In linea di massima, una popolazione di 5.000 esemplari e/o un habitat limitato a solo uno o due siti sono considerati i limiti al di sotto dei quali una specie corre un serio rischio di estinzione.
 
Per questo motivo le specie considerate più "fragili", che cioè sono potenzialmente più esposte a questo pericolo, sono quelle più specializzate e che occupano particolari e ristrette [[nicchia ecologica|nicchie ecologiche]], per esempio perché si cibanonutrono esclusivamente di un particolare cibo, come il [[Ailuropoda melanoleuca|panda]], o perché vivono solo su certe particolari isole, come le [[Chelonoidis nigra|tartarughe giganti]] delle isole [[GalapagosGalápagos]]. All'altro estremo, specie onnivore estremamente diffuse e adattabili, come i [[topo|topi]], le [[Mosca (zoologia)|mosche]], gli [[scarafaggio|scarafaggi]] e l'[[Homo sapiens sapiens|uomo]], non corrono rischi di estinguersi a meno di eventi straordinari su scala planetaria.
 
La scomparsa di una specie, soprattutto se ha un ruolo chiave in un ecosistema, per ''effetto cascata'' può generare una [[sorpresa ambientale]], ovvero "un evento che non è facilmente prevedibile dalla somma di eventi precedenti, o dalla traiettoria pregressa del sistema."<ref>Emilio Padoa-Schioppa, ''Antropocene.Una nuova epoca per la Terra, una sfida per l'umanità'', 2021, pag 41, il Mulino, Bologna, ISBN 978 88 15 29182 0</ref>
 
==Estinzioni di massa==
{{vedi anche|Estinzione di massa}}
Il naturale ''tasso di estinzione di fondo'' è calcolato come numero di esserispecie viventi che si estinguono in un milione di anni. Normalmente tale tasso rimane su 2-5 famiglie, ma si sono osservati almeno cinque grandi picchi di estinzione, definiti appunto "estinzione di massa" o "transizione biotica".
[[File:Extinction Intensity.png|thumb|upright=1.6|Andamento stimato del tasso d'estinzione nelle ere geologiche]]
 
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* La prima ipotesi suggerisce un ciclo di piccole estinzioni ogni 26 -30 milioni di anni. È difficile datare accuratamente i [[fossile|fossili]] al fine di produrre risultati affidabili, ma molti studi di questa ipotetica periodicità suggeriscono che altre estinzioni minori sono state separate da periodi di tempo di solo 10 milioni di anni.
* La seconda ipotesi suggerisce invece che il ciclo di estinzioni sia stato causato da una un'ipotetica [[stella binaria]] compagna del [[Sole]] chiamata [[Nemesis (astronomia)|Nemesis]]. Essa, periodicamente, influirebbe sulla [[Nube di Oort]] causando la deviazione di diverse centinaia o migliaia di asteroidi e comete verso il [[Sole]] (e di conseguenza verso la [[Terra]]) una volta ogni 26 milioni di anni.
* Una terza ipotesi suggerisce che l'oscillazione del sistema solare attraverso il piano [[Via Lattea|galattico]] provochi come risultato un anomalo e intenso flusso cometario.
* La quarta ipotesi, che si sta ancora valutando, prevede un periodico e intensissimo vulcanismo (in inglese viene chiamato ''verneshot'') su scala planetaria, durante il quale rocce gigantesche verrebbero lanciate su di una traiettoria sub orbitalesuborbitale. Le conseguenze degli impatti sarebbero molto simili agli effetti degli impatti di asteroidi.
* Una quinta ipotesi, che in parte può essere ricondotta alla quarta, prevede che a seguito di un periodo di intenso vulcanismo la percentuale di anidride carbonica presente in atmosfera possa aumentare velocemente, sfavorendo l'assorbimento di ossigeno da parte dei mari. Microrganismi marini produttori di acido solfidrico normalmente abitano in prossimità del [[chemioclino]] (zona di equilibrio tra acque sature d'acido e ricche d'ossigeno). Una riduzione dell'assorbimento dell'ossigeno nell'oceano conduce ad un innalzamento del chemioclino. Secondo uno studio pubblicato su ''Le scienze'', se la percentuale di anidride carbonica presente in atmosfera raggiungesse un valore limite, stimato intorno alle 1000 [[Parti per milione|ppm]], il chemioclino potrebbe raggiungere la superficie dell'oceano, rendendo anossico il mare e liberando tremende bolle di gas venefico su tutto il pianeta. Il gas avrebbe effetti deleteri anche sullo scudo dell'[[ozono]], favorendo la distruzione del [[fitoplancton]] che è alla base della catena alimentare.
 
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{{Citazione necessaria|Ultimamente, la presa di coscienza dell'uomo nei confronti dell'ambiente che lo circonda ha fatto sì che si cominciasse a cercare di porre rimedio agli errori del passato: da ciò sono nati progetti per ricreare animali come l'[[Bos taurus primigenius|uro]] con incroci e selezioni genetiche, come avvenne nel secolo scorso con il [[quagga]] e con il [[tarpan]]. Questi progetti possono solo mirare ad imitare il fenotipo delle suddette specie estinte, ma non possono in alcun modo rigenerare la diversità genetica andata ormai perduta.}}
 
== Riferimenti normativi ==
==Vegetali in via di estinzione==
* [https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1992-02-07;150 Legge 7 febbraio 1992, n. 150] - Disciplina dei reati relativi all'applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione, firmata a Washington il 3 marzo 1973, di cui alla legge 19 dicembre 1975, n. 874, e del regolamento (CEE) n. 3626/82, e successive modificazioni, nonché norme per la commercializzazione e la detenzione di esemplari vivi di mammiferi e rettili che possono costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica.
{{S sezione|biologia|ecologia}}
 
In [[biologia]] ed [[ecologia]], '''estinzione''' significa la cessazione dell'esistenza di una [[specie]] o di un gruppo [[taxon|taxa]]. Generalmente si considera il momento finale dell'estinzione quello in cui sopravviene la morte dell'ultimo individuo di quella data specie (anche se {{Chiarire|l'effetto collo di bottiglia su di una popolazione con la capacità di riprodursi e recuperare può impedirne il raggiungimento}}). Dato che il potenziale [[Range (biology)|range]] di una specie può essere molto ampio, determinare questo momento è difficile, e di solito è possibile farlo solo a posteriori. Questa difficoltà porta al fenomeno [[Lazarus taxon|Lazarus taxa]], in cui una specie presunta estinta improvvisamente "riappare" (tipicamente si riscontra in certi ritrovamenti fossili dopo un periodo di assenza apparente).
 
Attraverso l'[[evoluzione]], nuove specie si originano attraverso il processo della [[Speciazione (evoluzione)|speciazione]] — questo accade se nuove varietà di organismi hanno origine e prosperano quando ci sia la possibilità di trovare e di sfruttare una [[nicchia ecologica]] —una specie va incontro invece all'estinzione quando gli individui che la compongono non sono più in grado di sopravvivere alle condizioni di vita che mutano oppure ad una schiacciante competizione. Una specie tipica si estingue a distanza di 10 milioni di anni dalla sua prima comparsa,<ref name="Newman">Newman, Mark. "[http://www.lassp.cornell.edu/newmme/science/extinction.html A Mathematical Model for Mass Extinction]". [[Cornell University]]. 20 maggio 1994. Ultimo accesso: 30 luglio 2006.</ref> sebbene alcune specie, chiamate [[fossili viventi]], sopravvivano potenzialmente invariate per centinaia di milioni di anni. L'estinzione, tuttavia, è di solito un fenomeno naturale; si stima che 99.9% di tutte le specie che sono esistite siano ora estinte.<ref name="Newman" /><ref name="Raup">Raup, David M. ''Extinction: Bad Genes or Bad Luck?'' W.W. Norton and Company. New York. 1991. pp.3-6 ISBN 978-0-393-30927-0</ref>
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[Forme di vita estinte]]
*[[Uccelli estinti]]
*[[Mammiferi estinti]]
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==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sull'|wikt}}
 
==Collegamenti esterni==
==* {{Collegamenti esterni==}}
{{interprogetto|etichetta=estinzione|wikt|commons=Category:Extinction}}
* {{cita web|http://creo.amnh.org/|Committee on recently extinct organisms}}
* {{cita web |1=http://extinctanimals.petermaas.nl/ |2=Animali recentemente estinti |accesso=30 settembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120717000152/http://extinctanimals.petermaas.nl/ |dataarchivio=17 luglio 2012 |urlmorto=sì }}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.iucnredlist.org/2006|2006 IUCN Red List of Threatened Species|lingua=en}}
*{{cita web|url=http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=548|titolo=Estinzione, sul sito del WWF|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081118191051/http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=548|dataarchivio=18 novembre 2008}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biologia|ecologia e ambiente}}
 
[[Categoria:Estinzione| ]]
[[Categoria:Processi biologici]]