Bahá'í: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 37.161.205.63 (discussione), riportata alla versione precedente di Mannivu Etichetta: Rollback |
|||
(37 versioni intermedie di 17 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
La
[[File:Bahai star.svg|miniatura]]
▲La Fede '''Bahá'í'''<ref>L'ortografia di quest'ultima parola può anche variare in ''Bahá'í'', ''Bahai'' o ''Baha'i''.</ref> ({{farsi|بهائي}}) è una [[religione]] [[monoteismo|monoteistica]] internazionale nata in [[Iran]] durante la metà del [[XIX secolo]], i cui membri seguono gli insegnamenti di [[Bahá'u'lláh]] ([[1817]]-[[1892]]), profeta e fondatore che viene da loro considerato una [[Manifestazione di Dio]].
Tale credo sottolinea l'unità reale e [[Spiritualità|spirituale]] di tutta l'umanità. Tre principi fondamentali stabiliscono la base degli insegnamenti bahá'í, l'unità di [[Dio]] (un solo Dio che è la fonte di tutta la creazione), l'unità della religione (tutte le grandi religioni hanno la stessa origine spirituale e provengono dallo stesso Dio) e l'unità dell'umanità (tutti gli uomini sono considerati uguali innanzi a Dio e le diversità culturali e di etnia sono stimate doni meritevoli di stima e accettazione). La fede bahá'í spiega il rapporto dell'uomo e della sua interiorità<ref>''Medita ciò che ha scritto il poeta: «Non meravigliarti che il mio Benamato mi sia più vicino di quanto io non sia a me stesso; meravigliati piuttosto che io, malgrado questa vicinanza, sia ancora così lontano da Lui»'' (Bahá'u'lláh, Spigolature p. 180 § 3)</ref>, nel suo storico e vitale legame con Dio,<ref>''A ogni cuore sottile e illuminato è evidente che Dio, Essenza inconoscibile, Essere divino, è immensamente eccelso al di là d'ogni attributo umano, come esistenza corporea, ascesa e discesa, egresso e regresso. Lungi dalla Sua gloria qualsiasi cosa lingua umana possa adeguatamente cantare in Sua lode, o cuore umano comprendere del Suo insondabile mistero!'' (Bahá'u'lláh, Il Libro della Certezza, p.77 § 105)</ref><ref>''Tutti i Profeti si sono adoperati per rendere l’amore manifesto nel cuore degli uomini. Gesù Cristo ha cercato di creare nei cuori quest’amore. Essi hanno sopportato tutte le difficoltà e le tribolazioni, affinché il cuore umano diventasse sorgente d’amore.'' (La promulgazione della pace universale, p. 16 § 6)</ref><ref>''Avendogli domandato i Farisei, quando verrà il regno di Dio, Gesù rispose loro: «Il regno di Dio non viene con sfarzo. Non si potrà dire: "Ecco è qui" oppure: "É là": infatti, il regno di Dio è dentro di voi»'' (Luca 17, 20)</ref>
Il termine più antico "Bahaismo" è ancora talvolta usato come variante, per esempio da alcune enciclopedie,<ref name=":0">{{Treccani|bahaismo|bahaismo}}</ref>
== Storia ==
=== Le origini e la nascita ===
{{Vedi anche|Báb}}
La fede bahá'í nasce in seno al [[bábismo]], movimento sorto a sua volta in seno all'[[Islam]] [[sciita]], sorto in [[Persia]] nel [[XIX secolo]] per opera del [[Báb]], considerato Profeta e precursore della fede bahá'í. Il fondatore della fede bahá'í è invece [[Bahá'u'lláh]] ([[1817]]-[[1892]]), nobile persiano che per quarant'anni soffrì prigionia ed esilio come conseguenza a tale sua missione, ed è considerato dai bahá'í l'ultimo, in ordine di tempo - ma non definitivo - [[Profeta]], Messaggero o Manifestazione di Dio<ref>''In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio. Tutto fu fatto per mezzo di lui, e senza di lui nulla fu fatto di quanto esiste. In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende fra le tenebre ...'' (Giovanni 1, 1-5)</ref>, titolo riservato dai bahá'í a personaggi come [[Adamo]]<ref>Che l’esegesi su Adamo ed Eva non sia quella letterale e canonica è suffragata oltre che dalla scienza anche dalla biblica cronaca d'impresario del loro primogenito: Caino. ''“Caino si allontanò quindi dalla presenza del Signore e abitò nel paese di Nod, a oriente di Eden. In seguito Caino conobbe la sua moglie ed essa concepì e diede alla luce Enoc. Più tardi si mise a costruire una città che chiamò Enoc, col nome di suo figlio.”'' (Genesi 4, 16-17)</ref>, [[Abramo]]<ref>''“Ti moltiplicherò in modo stragrande, ti farò diventare molte genti e dei re usciranno da te. Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione, come patto perpetuo, per essere tuo Dio e dei tuoi discendenti dopo di te.”'' (Genesi 17, 6-7)</ref>, [[Mosè]]<ref>''“Io susciterò loro un profeta, come te, di mezzo ai loro fratelli e metterò le mie parole sulla sua bocca ed egli annuncerà loro tutto quello che gli avrò comandato. Se uno non ascolterà le parole che egli dirà in nome mio, Io stesso gliene chiederò conto.”'' (Deuteronomio 18, 18-19)</ref>, [[Zoroastro]]<ref>''“Quando, o Mazdâ, verranno le albe splendenti dei giorni, quando, affinché il mondo faccia proprio l’ordine, con efficaci sentenze (si faranno valere) i disegni dei Salvatori? Chi sono coloro, ai quali il Buon Pensiero presterà il suo aiuto? A me, poiché da te io sono stato scelto per il compimento …” ''Gâthâ Ushtavaiti'', (Y. 46. I sgg.) – Trad. A. Pagliaro - in: Persia Religiosa p. 55-</ref>, [[Krishna]]<ref>''“Così ogni volta che l’ordine (Dharma) viene a mancare e il disordine avanza, io stesso produco me stesso, per proteggere i buoni e distruggere i malvagi, per ristabilire l’ordine, di era in era io nasco.”'' (Bhagavadgītā IV, 7-8)</ref>, [[Gautama Buddha|Buddha]]<ref>''Ananda uno dei Suoi discepoli gli chiese: "Chi ci sarà maestro quando Te ne sarai andato?" Buddha replicò queste chiare parole: "Io non sono il primo Buddha venuto sulla terra, né sarò l'ultimo. Quando sarà giunta l'ora Ne sorgerà un altro ... Egli vi rivelerà le stesse verità eterne che io vi ho insegnato, vi predicherà la Sua religione, gloriosa sul nascere, gloriosa nel culmine, gloriosa nella méta, secondo lo spirito e secondo la lettera"''. (Sermon of the Great Passing.)</ref>, [[Gesù]]<ref>''... si presentarono alcuni Farisei e gli dissero: "Parti, allontanati di qui, perché Erode ti vuole uccidere" Rispose loro: "Andate a dire a quella volpe: " ... non è conveniente che un profeta perisca fuori di Gerusalemme". «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina i suoi pulcini sotto le ali ... e voi non avete voluto!»'' (Luca 13, 31-34)</ref><ref>“Non crediate che io sia venuto ad abolire la legge o i profeti; non sono venuto ad abolire ma a completare”. (Matteo 5: 17)</ref>, [[Maometto]]<ref>''Dite: "Noi crediamo in Dio e in ciò che è stato rivelato a noi e in ciò che è stato rivelato ad Abramo, a Ismaele, a Isacco, a Giacobbe e alle tribù, in ciò che è stato dato a Mosè e a Gesù, in ciò che è stato dato ai profeti da parte del loro Signore, noi non facciamo alcuna differenza tra costoro, noi siamo sottomessi a Dio".'' (Sura II, 136 -Il Corano- A cura di Alberto Ventura - Traduzione di Ida Zilio Grandi)</ref><ref>''L'inviato di Dio crede in ciò che gli è stato rivelato dal suo Signore e così tutti i credenti, ognuno crede in Dio, nei Suoi angeli, nei Suoi libri e nei Suoi inviati, «tra i Suoi messaggeri non facciamo alcuna differenza, abbiamo udito e ubbidiamo, perdonaci, Signore nostro, tutti faremo ritorno a Te».'' (Sura II, 285 - Il Corano - ivi)</ref> e il [[Báb]]<ref>''“Ogni Manifestazione non è che una rivelazione del Tuo Essere e con ciascuna di Esse siamo invero apparsi e c’inchiniamo adoranti innanzi a Te. Tu sei stato, o mio Amatissimo, e sempre sarai mio testimone, in tutti i tempi passati e nei giorni avvenire. In verità Tu sei Colui Che tutto può, il Sempre Fedele, l’Onnipotente.”'' (Il Báb Antologia, p. 4)</ref>.
=== Le prime testimonianze e Bahá'u'lláh ===
{{Vedi anche|Bahá'u'lláh}}
Nel [[1844]] a [[Shiraz]] in Persia un giovane mercante, soprannominato in seguito "il [[Báb]]" (in [[lingua araba|arabo]] e [[lingua persiana|persiano]] "la porta"), annunciava l'avvento del "grande educatore universale" tanto atteso in ogni parte del mondo da lunghissimi millenni. Questo Profeta precursore, che dava fastidio all'ambiente clericale islamico, nel [[1850]] venne martirizzato, ''settecentocinquanta colpi di fucile sono stati tirati su di lui, ma il [[Báb]] non era morto''<ref>
Quel martoriato corpo in seguito fu trasportato sul [[monte Carmelo]] secondo indicazioni di [[Bahá'u'lláh]], dopo essere rimasto nascosto per più decenni in vari luoghi privati e segreti onde sottrarlo allo scempio dei nemici.
[[File:Bahá'í gardens by David Shankbone.jpg|thumb|upright=1.8|[[Haifa]], mausoleo del Báb, sul [[monte Carmelo]]]]
Nel [[1863]], un nobile persiano di [[Teheran]] sostenitore del Báb, che prese il nome di [[Bahaullah|Bahá'u'lláh]]<ref><<Attesto, mio Dio, che questo è il Giorno in cui la Tua testimonianza si è compiuta, in cui sono stati manifestati i Tuoi chiari pegni, rivelati i Tuoi detti e dimostrati i Tuoi segni, in cui la radiosità del Tuo sembiante ha sfolgorato … Tu manifestasti Colui Che è il Rivelatore del Tuo Essere, il Depositario della Tua saggezza e l’Oriente della Tua maestà e del Tuo potere. Stringesti il Suo patto con tutti coloro che sono stati creati nei regni della terra e del cielo e nei reami della rivelazione e della creazione. Lo innalzasti a tali altezze che i torti inflittiGli dagli oppressori non sono riusciti a impedirGli di rivelare la Tua sovranità e l’influenza dei trasgressori non ha potuto distoglierLo dal dimostrare il Tuo potere e dall’esaltare la Tua Causa>>. (Bahá’u’lláh, Preghiere e Meditazioni - P. 31)</ref> (letteralmente "la gloria di Dio") rivelò di essere lui il promesso riformatore del mondo preannunciato dal [[Báb]] e da tutti i testi sacri del passato<ref>
Il suo corpo riposa ora nella tomba a Bahjí, poco distante da [[San Giovanni d'Acri|Akká]] (nell'attuale [[Israele]]), perciò non lontano dal monte Carmelo, ed è, per i baha'i, il punto di adorazione a cui si volgono durante alcune loro preghiere specialmente dedicate. A [[Haifa]], città ai piedi del Carmelo, è stato eretto sulle pendici di tale monte il mausoleo del Báb che è uno dei due luoghi sacri più importanti della religione bahá'í. Il sito dove è sepolto Bahá'u'lláh, a Bahjí presso Akka, è considerato l'altro dei due più importanti luoghi sacri della fede baha'i. Alcune sue opere sono ''[[Kitáb-i-Aqdas|Il libro più santo]]'', ''[[Kitáb-i-Íqán|Il libro della certezza]]'', ''[[Le sette valli]]'', ''[[Le parole celate]].''
I
▲I bahá’í considerano la congiuntura compresa tra la dichiarazione del Báb nel 1844 e la scomparsa nel [[1921]] di [['Abdu'l-Bahá]], figlio maggiore e designato interprete di Bahá'u'lláh, come l'"età eroica" della fede. Durante tale periodo i primi credenti baha'i sperimentarono grandi persecuzioni e furono gradualmente poste le fondamenta della fede in Bahá'u'lláh, come Messaggero di Dio per l'epoca moderna, in numerosi Paesi nel mondo.
=== Il XX e XXI secolo nell'alternanza evolutiva di crisi, persecuzioni e vittorie ===
{{Vedi anche|Shoghi Effendi}}
Nel XX secolo [[Shoghi Effendi]] (1897-1957) connotò quel periodo costruttivo come coincidente con l'emergere della Fede bahá'í dall'oscurità, attraverso lo stabilirsi o "maturazione" delle sue istituzioni amministrative, grazie all'espansione del credo baha'i in ogni parte del globo. Shoghi Effendi, interpretando fedelmente gli scritti di Bahá'u'lláh, asserì che nel prosieguo dell'età formativa sarebbe emersa e progredita un'ossessiva e alfine tremenda crisi mondiale tale da indurre popoli e nazioni, sebbene poco coscienti del valore della Fede bahá'í, a ripensare gli ormai vetusti sovranismi nazionali evolvendo quindi un'imparziale e giusta federazione di tutti gli Stati, sotto l'ombra di un [[governo mondiale]] espressione di un parlamento scelto dai popoli del mondo, assistito da un [[tribunale internazionale]] per dirimere le divergenze o le contese cruente tra le nazioni, ovviando così alla [[guerra]] con neutrali, vincolanti e rette sentenze, sorrette in ultima istanza da un costituendo e unico
Quest'attesa costituzione di unità federale o
([[Alessandro Bausani]], Saggi sulla Fede Bahá’í, pag.229)
</ref>, seguirà una straordinaria età d'oro in cui la Fede bahá'í sarà conosciuta e abbracciata dalla maggioranza delle genti negli Stati del mondo, fattisi profondamente e intimamente federali, che vien detta "pace maggiore", nella quale l'unità mondiale non sarà unicamente collaborativa e armonica ma anche amata da tutti i popoli come parte ed espressione dell'unità Divina risonante nell'unificata civiltà umana, guidata da una mistica, progressiva e vieppiù razionale Religione, che ha trascorso lunghe ere perigliose tra nomi e luoghi diversi, ahimè denominazioni che impropriamente e assurdamente son state spesso antagoniste o guerreggianti<ref>''“Allora tutte quante le genti del mondo intero si convertiranno e sinceramente temeranno Iddio, perché tutte ripudieranno i loro idoli, i quali le fecero smarrire per false vie, e benediranno Iddio dei secoli nella giustizia.”'' (Tobia 14, 6)</ref>, e che finalmente approderanno, come preavvisato nel Vangelo di Giovanni all'importante maturità d'essere come "un solo gregge e un solo Pastore”<ref>''Ho pure altre pecore che non sono di quest'ovile: anche quelle devo condurre, e ascolteranno la mia voce e si avrà un solo gregge e un solo pastore.'' (Giovanni 10, 16)</ref>.
Infatti, essendo Dio Uno, i Suoi Portavoce non possono aver trasmesso e diffuso altro che la Sua sola Volontà e costituire perciò una sola Guida dinamica, commisurata all'attinente fase d'educazione e sviluppo nei talenti umani.
''<<Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà>>'' (Giov. 16, 12-14).
Nel XX secolo le persecuzioni nei confronti dei
Questi i nomi delle donne portate al patibolo: Moná Mahmudnizdah, Shahin (Shirin) Dalvand, Ruya Ishraqi, Izzat Ishraqi (Janami), Simin Sabiri, Mahshid Nirumand, Zarrin Muqimi-Abyanih, Tahirih Siyavushi, Nusrat
Il solo crimine di queste donne fu la loro incrollabile fede in Dio e nei Suoi Paterni e affratellanti insegnamenti riportati da
Prima del loro turpe martirio, queste giovani Credenti
Il 18 giugno del 1983 furono impiccate<ref>''Coloro che sono immersi nell'incuria ingenuamente s'illudono che massacri e crocifissioni possano spegnere il fuoco della Parola di Dio e considerano il martirio una devastante onta. Sono affatto ignari della verità che grazie a queste afflizioni la Causa di Dio viene esaltata, la sua fama è per ogni dove proclamata e ai martiri è dato pervenire negli sconfinati recessi della vicinanza a Dio. Incommensurabilmente eccelso è il Signore della Saggezza Che fa ciò che vuole e ordina qualunque cosa Gli piaccia.'' (Fuoco e Luce; p. 4)</ref> ad una ad una, con spietata ferocia, costringendo ognuna di loro ad assistere
Il 1º agosto 2013 la Guida Suprema iraniana, l'[[Ayatollah]] [[Ali Khamenei]], ha emesso una sua ''[[fatwā]]'' che colpisce la maggior minoranza religiosa del Paese che sono i baha'i, condannando gli appartenenti a tale credo per [[apostasia]],<ref>Vale la pena di ricordare che una ''fatwa'' non esprime alcuna cogenza assoluta, essendo non infrequente il caso di una ''fatwa'' del tutto, o solo in parte, difforme, anche a distanza di tempo. Sarà il consenso indirettamente espresso della maggioranza dei fedeli a dare valore all'una oppure all'altra.</ref> ciò malgrado in Iran una sessantina di baha'i fossero allora in carcere con l'accusa di aver commesso reati di opinione. La ''fatwa'' della guida spirituale iraniana invita gli iraniani a evitare i contatti con i bahá'í e il sito web dell'agenzia Tasnim, riferisce che Khamenei li considera “anormali e sviati”.<ref>[http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=31918 Iran. Fatwa di Khamenei contro la minoranza religiosa bahá’í - Geopolitica]</ref>
Line 50 ⟶ 48:
== L'organizzazione ==
[[File:Ringstone final.svg|miniatura|[[Simboli bahai|Simbolo bahai]] della connessione tra Dio e l'umanità attraverso le Sue Manifestazioni<ref>La linea verticale rappresenta lo Spirito Santo che da Dio giunge ciclicamente all'umanità attraverso le Sue Manifestazioni. Il [[Báb]] e [[Bahá'u'lláh]], Manifestazioni Gemelle per l'attualità, sono simboleggiati dalle due stelle.[[Simboli bahai|- Vedi voce -]]</ref>]]
La comunità mondiale bahá'í è organizzata con una rete di consigli locali, nazionali e internazionali. Ha un unico sistema di amministrazione globale, con consigli governativi elettivi in più di diciottomila località. Riconosciuta dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] come organizzazione internazionale, la [[Centro mondiale
I bahá'í hanno avviato numerosi progetti di sviluppo economico e sociale in varie parti del mondo.
Non c'è alcun clero nella religione e i credenti<ref>''"Ogni creatura umana ha doti, poteri e responsabilità personali nel piano creativo di Dio"'' (La promulgazione della pace universale p.321 § 8)</ref> sono invitati a discernere e ragionare ognuno con la testa, gli occhi, le orecchie e il cuore, dell'equità e della giustizia. I fedeli sono soliti accogliere nelle loro abitazioni altri fedeli per le feste sacre; tuttavia esistono dei templi che si trovano in [[Germania]], [[India]], [[Panama]], [[Samoa]], [[Australia]], [[Uganda]], [[Illinois]], [[Cile]], [[Colombia]] e [[Cambogia]]
== La dottrina religiosa ==
Il principio fondamentale della fede bahá'í è quello della rivelazione religiosa progressiva. Il messaggio essenziale di Bahá'u'lláh è quello dell'unità: c'è un unico [[Dio]] Eterno e direttamente inconoscibile, che gradualmente ha rivelato e rivelerà all'umanità il Suo Verbo tramite i vari Messaggeri divini<ref>''“Tutti questi Specchi purissimi, queste Aurore di antica gloria sono Esponenti sulla terra di Colui Che è l’Orbe centrale dell’universo, sua Essenza e Fine ultimo. Da Lui scaturiscono la loro sapienza e il loro potere; da Lui deriva la loro sovranità. La bellezza del loro sembiante non è che un riflesso della Sua immagine; la loro rivelazione un segno della Sua gloria immortale. Essi sono Miniere della sapienza divina, Depositari della saggezza celestiale. Tramite loro fluisce una grazia che è infinita e da loro vien rivelata la luce che non può spegnersi. Com’Egli ha detto: <<Non v’è alcuna differenza fra Te e loro, eccetto che essi sono Tuoi servi e da Te creati>>”''. (Bahá’u’lláh - Il Libro della Certezza – p.79 § 107)</ref>. Tutte le religioni sono viste come stadi correlati alla rivelazione della volontà e degli scopi di Dio. Per questo motivo, anche se la religione bahá'í non viene solitamente citata tra le [[religioni abramitiche]], essa però ne riconosce e onora tutti i protagonisti. La Rivelazione divina è considerata un processo ininterrotto e progressivo; tutte le grandi religioni del mondo hanno perciò, secondo tale visione, origine divina, i loro insegnamenti sono sfaccettature di un'unica verità e, nell'ottica bahá'í, hanno risposto alle esigenze umane del loro periodo storico e geografico di Rivelazione.
La
Lo scopo ultimo della religione bahá'í è l'unità del genere umano e la pace universale. Dice Bahá'u'lláh in un suo scritto: "''La Terra è un solo paese e l'umanità i suoi cittadini''". La fede bahá'í tende all'instaurazione di una comunità mondiale in cui tutte le religioni, etnie, credenze e classi si uniscano, non obliando tuttavia la loro peculiare genesi storica e diversità. Secondo Bahá'u'lláh una [[Globalizzazione|società globale]] per poter fiorire deve basarsi su alcuni principi fondamentali, che includono: la libera indipendente ricerca della verità<ref>''Nessuna verità può contraddirne un'altra. La luce è utile in qualsiasi lampada brilli. Una rosa è bella in qualsiasi giardino fiorisca. Una stella ha lo stesso splendore, brilli in Oriente o in Occidente. Liberatevi dai pregiudizi, così amerete il Sole della Verità da qualsiasi punto dell'orizzonte sorga. Capirete allora che la divina luce che brillò in Gesù Cristo brillò anche in Mosè e Buddha. Il ricercatore solerte perverrà a questa verità. Questo è quel che s'intende per «ricerca della verità».'' (La Saggezza di 'Abdu'l-Bahá; pp. 123-4)</ref>, l'eliminazione di tutte le forme di pregiudizio<ref>''Tutti i pregiudizi, siano essi religiosi, razziali, politici o nazionalistici, devono essere abbandonati perché hanno causato la rovina del mondo. É una malattia gravissima che, se non è fermata a tempo, può causare la distruzione dell'intera razza umana. Ogni rovinosa guerra, con i suoi terribili spargimenti di sangue e le sue sofferenze, è stata causata dall'uno o dall'altro di questi pregiudizi.'' (La Saggezza di 'Abdu'l-Bahá; p. 134)</ref>; piena parità di diritti e doveri tra uomo e donna; riconoscimento dell'apporto storico di ogni passata civiltà, progressività e unità essenziale delle grandi religioni mondiali; unicità di Dio; eliminazione degli estremi di povertà e ricchezza<ref>''Uno dei più importanti principi fra gli Insegnamenti di Bahá'u'lláh è il diritto di ogni essere umano al pane quotidiano col quale sussiste, ovvero la parificazione dei mezzi di sussistenza. La sistemazione delle condizioni dei popoli deve essere tale che la povertà scompaia, che ognuno abbia, secondo il proprio rango e la propria posizione, un proprio agio e un proprio benessere, quanto più è possibile. Da un canto vediamo fra noi uomini sovraccarichi di ricchezze e, dall'altro, sventurati che soffrono la fame perché non hanno nulla, persone che hanno imponenti palazzi e altri che non sanno dove posare il capo ... Questo stato di cose è sbagliato e deve essere rimediato. Il rimedio però deve essere applicato con molta perizia. Non si può rimediare portando l'assoluta uguaglianza fra gli uomini. L'uguaglianza è una chimera! É assolutamente inattuabile! Anche se si potesse realizzare, non potrebbe durare e se potesse esistere, l'intero ordine mondiale ne sarebbe distrutto. Nel mondo dell'umanità devono sempre esistere la legge e l'ordine. Il cielo ha così decretato nel momento della creazione dell'uomo.'' (La Saggezza di 'Abdu'l-Bahá; p. 138)</ref>; istruzione primaria universale e obbligatoria; armonia tra religione e scienza<ref>''Non v'è contraddizione fra la vera religione e la scienza. Quando si oppone alla scienza, la religione diventa superstizione. Tutto ciò che è contrario al sapere è ignoranza.'' (La Saggezza di 'Abdu'l-Bahá; p. 129)</ref>; consultazione, come metodo usuale, per la soluzione dei problemi; glorificazione della giustizia<ref>''«Le leggi di Dio non sono imposizioni di volontà o potere o piacere, ma applicazioni della verità, della ragione e della giustizia». Tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge che deve regnare sovrana. Lo scopo della punizione non è la vendetta, ma la prevenzione del crimine.'' (La Saggezza di 'Abdu'l-Bahá; p. 141)</ref> come principio adatto a governare l'umana società; compartecipazione degli operai agli utili dell'azienda.
Line 66 ⟶ 64:
== Lo stile di vita ==
[[Preghiera]] e meditazione personale, coinvolgimento in attività volte alla pace mondiale e al rispetto dei diritti dell'uomo<ref>''Bahá'u'lláh ha insegnato che si deve riconoscere e adottare un criterio paritario di diritti umani. Agli occhi di Dio tutti gli uomini sono uguali, nel dominio della Sua giustizia e della Sua equità non c'è distinzione o preferenza per nessuno.'' (La promulgazione della pace universale, p.199 § 17)</ref>. [[Digiuno]] da cibi solidi e liquidi annuale di diciannove giorni dall'alba al tramonto tra il 2 e il 20 marzo, a differenza dei musulmani che lo fanno per tutto il mese di [[Ramadan]]. Astinenza totale da alcol e droghe alteranti e intossicanti il sistema nervoso centrale; salvo prescrizione medica e con scopi strettamente terapeutici. Astensione dall'attivismo partitico e dalla semplice iscrizione a partiti (in quanto la fede bahá'í racchiude in sé un insieme di ideali propedeutici a una nascente, pacifica politica universale) con rispetto comunque per i governanti e obbedienza alle leggi in vigore nel Paese di residenza tranne nel caso di richiesta di abiura della fede – caso non ipotetico poiché in taluno Stato islamico ciò viene richiesto ai bahá'í anche sotto minaccia di pena capitale; minaccia incombente tuttora in Iran, dove si vuole introdurre la pena di morte per [[apostasia]] (da notare che i bahá'í considerano Maometto sullo stesso piano del fondatore della loro fede). Unità nella diversità. Lavoro non visto solo come fonte di mero guadagno, ma anche come atto di culto, se fatto in spirito di servizio all'umanità. Introduzione di un nuovo calendario solare (calendario Badì), composto da diciannove mesi, di diciannove giorni ciascuno, cui si aggiungono (di volta in volta, a seconda se l'anno è bisestile o meno) quattro o cinque giorni, definiti "giorni intercalari".
Apporto alla vita comunitaria attraverso le feste del diciannovesimo giorno (in concomitanza con l'inizio di ogni nuovo mese bahá'í) e alla democrazia consiliare elettiva interna attraverso le elezioni annuali dell'assemblea spirituale locale (a suffragio universale, per i maggiori di
Essa considera il vegetarianismo e l'uso di cibi semplici come possibile scelta di [[Nutrizione|alimentazione]] ideale per l'uomo del futuro.
Line 77 ⟶ 75:
''Il problema spirituale centrale che sfida ogni persona, dice Bahá'u'lláh, di qualsivoglia nazione, religione o origine etnica, è la costruzione delle fondamenta di una società globale che rispecchi l'unità della natura umana. L'unificazione degli abitanti della terra non è né remota visione utopistica né, alla fin fine, una questione di scelta. É il prossimo, ineludibile stadio del processo dell'evoluzione sociale, uno stadio verso il quale ci spingono tutte le nostre esperienze del passato e del presente. Finché questo problema non sarà riconosciuto e risolto, nessuno dei malanni che affliggono il pianeta troverà una risoluzione, perché le grandi sfide dell'era in cui siamo entrati non sono particolari o regionali, ma globali e universali.''<ref>CHI SCRIVE IL FUTURO? pag. 7 - 1999, Casa Editrice Bahá'i; Roma, Via Stoppani, 10 - ISBN 88-7214-073-0</ref>
Dal punto di vista politico, si contempla la formazione di un sistema glocalizzato<ref>'' in un mondo di nazioni e popoli interdipendenti il vantaggio della parte meglio può essere raggiunta attraverso il vantaggio del tutto. In verità, il mondo sta camminando verso il proprio destino. L'interdipendenza dei popoli e delle nazioni della terra, qualsiasi cosa i capi delle forze separatrici del mondo possano dire e fare, è già un fatto compiuto. La sua unità nel campo economico è ora capita e riconosciuta. Benessere della parte significa benessere del tutto, e miseria della parte, miseria del tutto. La Rivelazione di Bahá'u'lláh, secondo le Sue parole, ha «dato un nuovo impulso e impartito una nuova direzione» a questo vasto processo.'' (Shoghi Effendi,Il Giorno Promesso, p. 127);
* un Commonwealth paritario di tutte le Nazioni<ref>A un alto funzionario del governo federale degli Stati Uniti d'America che Gli chiedeva quale fosse per lui il modo migliore di promuovere gli interessi del suo governo e del suo popolo,‘Abdu’l-Bahá rispose: ''
* un sistema monetario comune;
* una lingua ausiliaria comune;
Line 91 ⟶ 89:
Questo nuovo costituendo e pacificato ordine mondiale dove la scienza e la religione siano riconciliate, e dove la libertà personale e l'iniziativa degli individui siano pienamente garantiti, darà vita a un sistema informativo o mass mediatico trasparente, non più manipolato da interessi speciali, pubblici o privati, e l'informazione sarà liberata anche dall'influenza di popoli e governi contendenti.
‘Abdu’l-Bahá, in un discorso negli ''[[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]'' del 12 maggio 1912 così rievocava degli insegnamenti di Bahá’u’lláh, all'Incontro del Forum internazionale per la pace, tenuto nella Chiesa metodista episcopale della Grazia - ''[[New York]]'', West 104th Street:
''"Bahá’u’lláh ha proclamato la Più Grande Pace e l'arbitrato internazionale. Ha enunciato questi principi in numerose Epistole che sono state divulgate in tutto l'Oriente. Ha scritto a tutti i re e governanti, incoraggiandoli, consigliandoli e ammonendoli perché instaurassero la pace, evidenziando tramite prove inconfutabili che solo il disarmo e l'arbitrato possono assicurare la felicità e la gloria dell'umanità. Questo avvenne circa cinquant'anni fa. Siccome aveva promulgato il messaggio della pace universale e dell'accordo internazionale, i re dell'Oriente insorsero contro di Lui, non avendo trovato che i Suoi ammonimenti e i Suoi insegnamenti promuovessero i loro vantaggi personali e nazionali. Lo perseguitarono duramente, Gli inflissero ogni tipo di tormento, Lo imprigionarono ...''"
Line 97 ⟶ 95:
== I testi sacri ==
Tra le [[Testi sacri|sacre scritture]] della Fede bahá'í spicca il ''[[Kitáb-i-Aqdas]]'' ("il Libro più Santo"),<ref>Kitáb-i-Aqdas, Bahá'u'lláh, Casa Editrice BAHÁ'Í, pag. 2 [http://www.bahainforma.it/public/upload/downloads/kitab-i-aqdas.pdf PDF] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101025031635/http://www.bahainforma.it/public/upload/downloads/kitab-i-aqdas.pdf |data=25 ottobre 2010 }}</ref> scritto dal fondatore della religione: Bahá'u'lláh. Fu completato a [[San Giovanni d'Acri]] attorno al [[1873]] anche se alcune sue parti erano state scritte precedentemente. Attorno al [[1891]] si ebbe la pubblicazione stampata del testo originale in [[lingua araba|arabo]] a [[Mumbai]].
Altro testo fondamentale della fede bahá'í è ''[[Kitáb-i-Íqán]]'' ("il Libro della Certezza"), scritto da Bahá'u'lláh, parte in lingua persiana e parte in lingua araba, nel 1861 durante il suo esilio a Baghdad, allora provincia dell'Impero ottomano. Importanti sono anche ''Le Parole Celate'', ''Gemme di misteri divini'', ''Le sette valli e le quattro valli'', ''L'epistola al figlio del lupo''. Esistono poi numerose compilazioni di scritti di Bahá'u'lláh, come per esempio: ''La proclamazione di Bahá'u'lláh ai re e ai governanti del mondo'', ''Gli inviti del Signore degli Eserciti'', ''Preghiere e meditazioni'', ''Tavole di Bahá'u'lláh, Il tabernacolo dell’unità, I giorni del ricordo, Spigolature dagli Scritti di Bahá’u’lláh; più molti suoi Scritti che sono ancora nelle lingue originali: arabo e persiano''. - Inoltre vi sono i molti Testi esplicativi di 'Abdu'l-Bahá.
Fin dal 1875 'Abdu'l-Bahá, con un suo scritto, esorta i governanti a una graduale metamorfosi cioè
{{Citazione|La vera civiltà dispiegherà le sue insegne nel cuore del mondo quando un certo numero dei suoi sovrani di nobile intelletto e sentimento ... per il bene e la felicità dell'intero genere umano, si leveranno con ferma risolutezza e chiara visione a stabilire la Causa della Pace Universale. Essi debbono fare della Causa della Pace oggetto di una consultazione generale e cercare con ogni mezzo in loro potere di fondare un'Unione delle nazioni del mondo ... In questo Accordo universale bisogna fissare chiaramente i limiti e le frontiere di ogni nazione, precisare in modo definitivo i principi regolatori delle relazioni fra i governi e determinare tutte le intese e gli obblighi internazionali.}}
In un discorso del 27 agosto 1912 - tenuto al Club metafisico di Boston, Massachusetts - 'Abdu'l-Bahá aggiunge:<ref>La promulgazione della pace universale pp. 315-316 - Discorsi pronunciati da 'Abdu'l-Bahá durante la Sua visita negli Stati Uniti e nel Canada nel 1912 - Casa Editrice Baha'i, 2017 - ISBN 978-88-7214- 163-2</ref>
"''Bahá'u'lláh ha proclamato e promulgato le fondamenta della pace internazionale. Per migliaia di anni gli uomini e le nazioni sono scesi sul campo di battaglia per risolvere le loro divergenze. Le cause di questo sono state l'ignoranza e la perversione. Sia lodato Iddio! In questo secolo radioso le menti si sono sviluppate, le percezioni sono divenute più acute, gli occhi sono illuminati e le orecchie sono attente. Perciò è impossibile che la guerra continui ''(sempre)''. Considerate l'ignoranza e l'incongruenza dell'uomo. Un uomo che uccida un altro uomo è punito con la morte, ma un genio militare che uccida centomila creature come lui è immortalato come eroe. Un uomo ruba una piccola somma di denaro ed è messo in prigione per furto. Un altro saccheggia un intero Paese ed è onorato come patriota e conquistatore. Una sola falsità comporta biasimo e riprovazione. Ma gli stratagemmi dei politici e dei diplomatici suscitano l'ammirazione e le lodi di una nazione. Considerate l'ignoranza e l'incongruenza del genere umano. Come sono ottenebrati e selvaggi i suoi istinti! - Bahá'u'lláh ha dichiarato che, per quanto possa avanzare nella civiltà materiale, il mondo dell'umanità ha comunque bisogno delle virtù spirituali e delle munificenze di Dio. Lo spirito dell'uomo non è illuminato e vivificato da fonti materiali. Non è resuscitato dall'esplorazione dei fenomeni del mondo della materia. Lo spirito dell'uomo ha bisogno della protezione dello Spirito Santo. Così come avanza per stadi progressivi dal mero mondo fisico dell'essere verso il regno intellettuale, allo stesso modo deve innalzarsi negli attributi morali e nelle grazie spirituali. Nel processo di questo conseguimento egli ha sempre bisogno dei doni dello Spirito Santo. ... In assenza dello Spirito Santo, egli è senza vita. Pur fisicamente e mentalmente vivo, è morto spiritualmente. Cristo affermò: <<Quello che nasce dalla carne è carne e quello che nasce dallo Spirito è spirito>>, per dire che l'uomo deve rinascere. Come il neonato viene alla luce di questo mondo fisico, così l'uomo fisico e intellettuale deve nascere al mondo della Divinità. Nel grembo della madre il bambino che non è ancora nato è lontano dal mondo dell'esistenza materiale e non lo conosce, ma dopo la nascita vede le meraviglie e le bellezze di un nuovo reame della vita e dell'essere. ... Nel piano e nel regno umano l'uomo è schiavo della natura e ignora il mondo divino, finché gli aliti dello Spirito Santo non lo fanno uscire dalle condizioni fisiche della limitazione e della privazione. Allora egli vede la realtà del mondo spirituale e del Regno e diventa consapevole delle anguste restrizioni del mero mondo umano dell'esistenza e diventa cosciente delle glorie illimitate e infinite del mondo di Dio. Perciò, per quanto avanzi sul piano fisico e intellettuale, l'uomo ha sempre bisogno delle sconfinate virtù della Divinità, della protezione dello Spirito Santo e del volto di Dio.''"<ref>La promulgazione della pace universale pp. 315-316 - Discorsi pronunciati da 'Abdu'l-Bahá durante la Sua visita negli Stati Uniti e nel Canada nel 1912 - Casa Editrice Baha'i, 2017 - ISBN 978-88-7214- 163-2</ref>▼
▲
== Diffusione nel mondo e prospettive==
Secondo il [[Shoghi Effendi|Custode]] della Fede bahá’í, l'espansione della Comunità bahá’í promuove un campionario dell'intera razza umana ed è un prototipo d'armonia nella diversità che può: ''“... presentare al mondo lo spettacolo unico di un Commonwealth di popoli, mondiale nelle sue ramificazioni, unito nei suoi intenti, coordinato nei suoi sforzi e animato da uno zelo e da un entusiasmo che nessuna avversità, per quanto grande, potrà spegnere.”''<ref>(Gli Araldi dell'Aurora, La narrazione di Nabíl - Epilogo, pag. 624)</ref>
"Non saremo noi, testimoni viventi della potenza soggiogatrice della sua Fede, a dubitare, neppure per un istante, e per quanto nera sia la miseria che avviluppa ora il mondo, del fatto che Bahá'u'lláh possa forgiare, col maglio del suo volere e col fuoco della tribolazione<ref>''O FIGLIO DELL'UOMO! Le Mie calamità sono una provvidenza; apparentemente sono fuoco e vendetta, ma in realtà sono luce e misericordia.'' (Le Parole Celate; p. 61, n° 51)</ref><ref>Occorre coltivare i talenti che Iddio ci ha affidato, affinché diano frutto, come Gesù Cristo indica di fare nella parabola delle mine (Luca: 19; 11-27) e in quella dei talenti (Matteo: 25, 14-30) a scanso di orribili guai che capiteranno se li nascondiamo o sotterriamo o avversiamo.</ref>, sull'incudine di quest'era travagliata<ref>''O FIGLIO DELLO SPIRITO! Sappi che colui che esorta gli uomini ad essere giusti e poi commette iniquità, non è dei Miei, ancorché porti il Mio nome.'' (Le Parole Celate; p. 38 n° 28)</ref> e nella forma particolare che la Sua mente ha ideato, i frammenti sparsi e reciprocamente distruttivi in cui questo mondo perverso si è diviso, in una sola singola unità, solida e indivisibile, capace di eseguire il Suo disegno per i figli degli uomini.
Abbiamo invece il dovere, per quanto confusa la scena, per quanto cupo lo spettacolo attuale, per quanto limitate le risorse di cui disponiamo, di lavorare con serenità, fiducia e assiduità per offrire la nostra parte di aiuto, in qualsiasi modo le circostanze ce lo permettano, alle forze che, schierate e dirette da Bahá'u'lláh, guidano l'umanità oltre la valle della miseria e della vergogna verso le somme vette della potenza e della gloria."<ref>Shoghi Effendi, Il Giorno Promesso, p. 129 - Haifa (Palestina) 28 marzo 1941</ref>
La
▲La Religione bahá'í nel 2020 secondo alcune statistiche contava circa 5 milioni di fedeli<ref>https://news.bahai.org/media-information/statistics/</ref> (tale dato o similare era presente già in statistiche del 1990), mentre secondo un'altra fonte i fedeli erano 7 milioni nel 2005.<ref name="eor">Manfred Hutter, ''s.v.'' «Bahā'īs», in Lindsay Jones (ed.), ''Encyclopedia of Religion'' (2nd ed.), Detroit, Macmillan Reference USA, 2005. ISBN 0-02-865733-0, vol. 2, pp. 737-740.</ref>
=== Italia ===
{{Vedi anche|Bahai in Italia}}
La
=== Kiribati ===
{{Vedi anche|Bahai nelle Kiribati}}
Oltre che in altri circa duecento Stati, la fede baha'i è presente dagli anni cinquanta del Novecento anche in tale Repubblica insulare, situata nel Pacifico centrale, per opera di fedeli panamensi che hanno soggiornato ad [[Abaiang]].
Line 134 ⟶ 132:
* Bahá'u'lláh, ''Spigolature dagli scritti''. Roma, Casa Ed. Bahá'í, 2010; ISBN 88-7214-089-7
* Bahá'u'lláh, ''Kitáb-i-Íqán. The Book of Certitude''. Wilmette, Illinois, Bahá'í Publishing Trust 2003. ISBN 1-931847-08-8.
* Bahá'u'lláh, Il Libro della Certezza, Casa Editrice
*
* Bahá'u'lláh, Le Parole Celate; Casa Editrice Bahá'í s.r.l. Roma 1991, ISBN 88-7214-008-0
* La Saggezza di 'Abdu'l-Bahá - Casa Editrice Baha'i; Roma 2010; ISBN 978-88-7214-125-0
* Hasan Balyuzi, ''Bahá'u'lláh, King of Glory''. Oxford, UK, George Ronald, 2000. ISBN 0-85398-328-3.
Line 159 ⟶ 158:
}}
*La promulgazione della pace universale - Discorsi pronunciati da 'Abdu'l-Bahá durante la Sua visita negli Stati Uniti e nel Canada nel 1912. - Casa Editrice Baha'i - ISBN 978-88-7214-163-2
* Fuoco e Luce; Compilazione, Casa Universale di Giustizia. Casa Ed. Bahai 2023; ISBN 978-88-7214-229-5
* Shoghi Effendi, Il Giorno Promesso; 1978 - Casa Editrice Baha'i S.r.l. - Via A. Stoppani, 10 Roma
* Gli Araldi dell'Aurora, La narrazione di Nabíl; Casa Ed. Bahá'í, Via Stoppani 10 Roma - 1978 Linotipia Veronese di Alfio Fiorini - Verona
Riga 170:
* [[Arco Bahai|Arco bahá'í]]
* [[Báb]]
* [[Centro mondiale
* [[Insegnamenti bahá'í]]
* [[Istituto Baha'i di Studi Superiori]]
Riga 181:
* [[Tempio bahai]]
* [[Teologia bahai]]
* [[
* [[Rivelazione progressiva bahai]]
* [[Simboli bahai]]
* [[Táhirih]]
* [[John Esslemont]]
* [[I 7 Baháʼí]]
* [[Alessandro Bausani]]
|