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{{F|centri abitati della Sicilia|arg2=provincia di Enna|gennaio 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Carcaci
|Nome ufficiale =
|Panorama = EtnaDaCarcaci.jpg
|Didascalia =
|Stato = ITA
|Stemma=
|Grado amministrativo = 4
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 31 =Centuripe Sicilia
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 12 =Sicilia Enna
|Divisione amm grado 23 =Enna Centuripe
|Superficie =
|Divisione amm grado 3=Centuripe
|Note superficie =
|Latitudine gradi=37
|Abitanti = 200 circa
|Latitudine minuti=39
|Note abitanti =
|Latitudine secondi=53
|Aggiornamento abitanti =
|Latitudine NS=N
|Codice catastale = B746
|Longitudine gradi=14
|Nome abitanti = carcacioti
|Longitudine minuti=46
|Patrono =
|Longitudine secondi=54
|Festivo =
|Longitudine EW=E
|Altitudine=250
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=
|Codice postale=94010
|Prefisso=0935
|Fuso orario=+1
|Codice catastale=
|Nome abitanti=carcacioti
|Patrono=
|Festivo=
}}
'''Carcaci''' è una [[Frazione (geografia)|frazione]]<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.centuripe.en.it/centuripe/zf/index.php/atti-generali/index/dettaglio-atto/atto/2|titolo=Statuto comunale di Carcaci}}</ref> del comune di [[Centuripe]], da cui dista circa 12 chilometri. Fino al 1876 ha costituito un [[Comune (Italia)|comune]] autonomo.
'''Carcaci''' è l'unica frazione del comune di [[Centuripe]], in [[provincia di Enna]]. Comune autonomo fino a poco dopo l'[[unità d'Italia]], dista da [[Centuripe]] circa 10 chilometri.
 
==Storia==
La prima testimonianza della presenza umana nel luogo risale all'[[XI secolo]], quando i [[normanni]], venuti in [[Sicilia]], nel [[1061]] qui si accamparono per organizzare la presa di [[Centuripe]]. A quell'epoca risale la prima costruzione di cui si ha testimonianza: una torre quadrangolare successivamente inglobata in altri edifici.
 
Il primo feudatario di Carcaci fu Giovanni de Raynero nel 1200 circa.
Nel [[1453]] Giovanni Spatafora ebbe l'investitura dal re [[Alfonso II di Napoli|Alfonso]] della baronia di Carcaci. Sul finire del [[XVI secolo]] vennero realizzati dei lavori idraulici per opera del barone Ruggero Romeo.
Successivi feudatari di Carcaci furono Nicola Mancuso nel [[1602]] e Gonsalvo Romeo Gioieni nel [[1630]]. Questi ottenne nel [[1631]] la
[[licentia populandi]] e fondò il borgo<ref>{{cita web|url=http://etnaportal.it/centuripe/borgo_medievale_a_carcaci|titolo=Centuripe, Borgo Carcaci|accesso=29 settembre 2017}}</ref>.
[[licentia populandi]] e fondò il borgo. Dopodiché, Carcaci passò alla Casa [[Paternò (famiglia)|Paternò Castello]] che da allora sono i Duchi di Carcaci. La principale risorsa economica di Carcaci fu la coltivazione del [[riso]], ma si coltivavano anche [[Cannabis sativa|canapa]] e [[lino]].
Il borgo venne realizzato con pianta regolare e con gusto [[barocco]] spagnoleggiante: venne realizzato un monumentale ingresso, una chiesa, dedicata a [[santa Domenica]], ormai in stato di abbandono, un castello.
Nel [[1819]] il comune di Carcaci, che all'epoca contava 150 abitanti, venne posto, assieme a [[Catenanuova]] e [[Regalbuto]], nel neo istituito circondario di [[Centuripe]].
 
In seguito, Carcaci passò alla famiglia [[Paternò (famiglia)|Paternò Castello]] che da allora si tramanda il titolo di « duca di Carcaci ». La principale risorsa economica di Carcaci fu la coltivazione del [[Oryza sativa|riso]], ma si coltivavano anche [[Cannabis sativa|canapa]] e [[linum usitatissimum|lino]]<ref>{{cita web|url=http://www.comunecenturipe.gov.it/ComSchedaTem.asp?Id=29941|sito=Comune di Centuripe|titolo=Antico borgo di Carcaci|accesso=29 settembre 2017|dataarchivio=17 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161117180827/http://comunecenturipe.gov.it/ComSchedaTem.asp?Id=29941|urlmorto=sì}}</ref>. Il borgo venne realizzato con pianta regolare e con gusto [[barocco]] spagnoleggiante: venne realizzato un monumentale ingresso, una chiesa, dedicata a [[santa Domenica]], ormai in stato di abbandono, un castello.
 
Nel [[1818]] con l'abolizione della feudalità Carcaci, che all'epoca contava 150 abitanti, divenne comune autonomo del [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie|Regno delle Due Sicilie]]<ref>{{cita web|url=http://www.distrettodeadimorgantina.it/centuripe/antico-borgo-di-carcaci/|titolo=Antico borgo di Carcaci|sito=Distretto turistico Dea di Morgantina|accesso=22 dicembre 2023}}</ref>.
 
Nel [[1860]] venne posto, assieme a [[Catenanuova]], nel mandamento di [[Centuripe]]<ref>{{cita web|url=https://www.google.it/books/edition/Raccolta_dei_RR_decreti_ordinanze_minist/ySIgFFFeJ18C?hl=it&gbpv=1&pg=PA2887&printsec=frontcover|titolo=Raccolta dei RR. decreti, ordinanze ministeriali ed altri atti officiali ...|anno=1860|p=2887|accesso=29 settembre 2017}}</ref>. Successivamente, il comune di Carcaci (all'epoca, nel [[Distretto di Nicosia (Regno delle Due Sicilie)|distretto di Nicosia]], incluso nel territorio della [[Provincia di Catania (Regno delle Due Sicilie)|provincia di Catania]]) fu declassato a « frazione », poiché venne aggregato a quello di Centuripe con reale decreto n.2849 del 28 novembre 1875<ref>{{cita pubblicazione|url=https://books.google.it/books?id=ixIWAAAAYAAJ&pg=PA1023&dq=1875+il+comune+di+Carcaci&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwjE_-b-hKSDAxWecPEDHUboApgQ6AF6BAgJEAI#v=onepage&f=false|capitolo=R.D. n. 2849 - Soppressione del comune di Carcaci unito a quello di Centuripe. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 1875|titolo=Raccolta degli atti ufficiali delle leggi, decreti, istruzioni, circolari, pubblicati nel Regno d'Italia nel 1875|città=Milano|editore=per i tipi di Luigi Di Giacomo Pirola|volume=24 (V della Serie Seconda|anno=1875|p=1023 e s.|accesso=22 dicembre 2023}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.google.it/books/edition/Il_digesto_italiano_v_1_pt_2_Acque_Appen/WIBPAAAAYAAJ?hl=it&pg=PA30&printsec=frontcover|capitolo=Aggregazioni e segregazioni di Comuni e Frazioni|titolo=|rivista=« Digesto Italiano: Enciclopedia metodica e alfabetica di legislazione, dottrina e giurisprudenza »|città=Torino|editore=UTET|volume=2 (Parte 2ª)|anno=1893|p=30 e s.|accesso=22 dicembre 2023}}</ref>.
 
La frazione fu abitata fino alla metà del [[XX secolo]] (1950) da grossi allevatori di bestiame provenienti da [[Tortorici]].
 
== Curiosità ==
Carcaci si trova nei pressi del settecentesco [[Acquedotto Biscari]] di [[Adrano]].
 
Si raggiunge percorrendo la vecchia [[strada statale 121]] da Adrano in direzione di Centuripe-Regalbuto-[[Enna]], all'altezza degli obelischi del ponte Maccarrone che attraversa il fiume [[Simeto]] che collega le provincie di Catania ed Enna; quindi, intercettando una deviazione una volta imboccata la [[Strada statale 575 di Troina|strada statale 575 per Troina]], superato un piccolo ponte ferroviario.
 
==Infrastrutture e trasporti==
[[File:Carcaci-1975.jpg|thumb|left|Stazione ferroviaria di Carcaci nel 1975]]
Dal 18 agosto [[1952]], con l'apertura della seconda parte della linea ferroviaria [[Ferrovia Catania-Motta-Regalbuto|Motta-Regalbuto]], Carcaci ebbe [[stazione di Carcaci|la sua stazione ferroviaria]] da cui, nel periodo tra ottobre e maggio, partivano quotidianamente treni merci carichi di [[agrumi]]. La stazione venne definitivamente chiusa il 31 dicembre [[1986]] assieme alla tratta di linea fino a [[Stazione di Paternò-San Marco|Paternò]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Category:Carcaci}}
 
{{Centuripe}}
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[[Categoria:Comuni della Sicilia soppressi]]
[[Categoria:Frazioni delladel provincialibero consorzio comunale di Enna]]
[[Categoria:Centuripe]]