Moto Villa: differenze tra le versioni

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[[File:Francesco Villa 1973.jpg|thumb|Francesco Villa a Misano il 6 ottobre 1973.]]
La '''Moto Villa''' (conosciuta anche solo come '''Villa''') è una [[Casa motociclistica]] [[italia]]na.
 
La '''Moto Villa''', (conosciuta anche solo come '''Villa'''), è stata una [[Casacase motociclistiche|casa motociclistica]] [[italia]]na, attiva dal 1968 al 1987.
La Casa nacque dall'esperienza di [[Francesco Villa (motociclista)|Francesco Villa]], pilota e tecnico di buon livello per [[Ducati]], [[FB Mondial]] e [[Montesa (industria)|Montesa]], che già nel [[1965]] aveva costruito una 125 due tempi da competizione, battezzata ''Beccaccino''. Il progetto fu successivamente ceduto alla spagnola [[Montesa (industria)|Montesa]], e una sua evoluzione, realizzata insieme al fratello [[Walter Villa|Walter]], la ''PR'' (monocilindrica 125 cm³ con distribuzione a [[valvola rotante]] e [[raffreddamento ad acqua]], con una [[potenza (fisica)|potenza]] di circa 30 [[Cavallo vapore|CV]] a 11.500 [[giri al minuto]]) fu il primo prodotto della neonata azienda, nel [[1968]].
 
== Storia ==
La Casa nacque dall'esperienza di [[Francesco Villa (motociclista)|Francesco Villa]], pilota e tecnico di buon livello per [[Ducati]], [[FB Mondial]] e [[Montesa (industria)|Montesa]], che già nel [[1965]] aveva costruito una 125 due tempi da competizione, battezzata ''Beccaccino''. Il progetto fu successivamente ceduto alla spagnola [[Montesa (industria)|Montesa]], e una sua evoluzione, realizzata insieme al fratello [[Walter Villa|Walter]], la ''PR'' (monocilindrica 125 cm³ con distribuzione a [[Valvola a disco rotante|valvola rotante]] e [[raffreddamento ad acqua]], con una [[potenza (fisica)|potenza]] di circa 30 [[Cavallo vapore|CV]] a 11.500 [[giri al minuto]]) fu il primo prodotto della neonata azienda, nel [[1968]].
Presentata a metà dell'anno, la moto adottava ancora alcuni particolari derivati dai progetti precedenti, come ad esempio la [[carenatura (motociclismo)|carenatura]] che era ancora quella utilizzata in precedenza dalle Montesa 125. La ciclistica e il motore beneficiarono subito di diverse migliorie: ad esempio, inizialmente previsto con lo scarico in avanti, presto il motore PR verrà aggiornato presentando un cilindro con lo scarico indietro.
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Prendendo spunto da questo progetto Villa iniziò a valutare la possibilità di sviluppare un motore 250 cm³ con immissione a valvola rotante e [[raffreddamento ad aria]]; accreditato di circa 50 CV a 10.500 giri, questo nuovo motore andò ad equipaggiare moto la cui ciclistica ricalcava fedelmente quella delle 125, salvo le [[ruota|ruote]] e i [[freno|freni]] di maggiori dimensioni.
Impiegata inizialmente da Walter, la 250 PR fu in seguito utilizzata da alcuni altri piloti, beneficiando, come le 125 PR, di migliorie sostanziali come l'adozione della frizione multidisco a secco e l'accensione elettronica in luogo delle puntine platinate.
[[File:Francesco Villa 1973.jpg|thumb|left|Francesco Villa e Walter Villa a Misano il 6 ottobre 1973.]]
 
Oltre alla realizzazione della 250 PR Francesco si prefisse l'obiettivo di realizzare anche una versione dalla medesima [[cilindrata]] ma con quattro cilindri orizzontali disposti in quadro, immissione a valvola rotante, accensione elettronica e [[cambio (meccanica)|cambio]] a sette marce. Lo sviluppo di questa moto prese però inizio proprio quando la [[Federazione Motociclistica Internazionale]] decise di ridurre a due il numero massimo di [[cilindro (meccanica)|cilindri]] e a sei il numero massimo delle marce; la carriera della 4 cilindri si limiterà quindi alla sola partecipazione alle prove del [[Gran Premio motociclistico delle Nazioni 1969|Gran Premio delle Nazioni 1969]] ad [[Imola]].
Lo sviluppo di questa moto prese però inizio proprio quando la [[Federazione Motociclistica Internazionale]] decise di ridurre a due il numero massimo di [[cilindro (meccanica)|cilindri]] e a sei il numero massimo delle marce; la carriera della 4 cilindri si limiterà quindi alla sola partecipazione alle prove del [[Gran Premio motociclistico delle Nazioni 1969|Gran Premio delle Nazioni 1969]] ad [[Imola]].
 
Nel 1970 il cambio delle 125 PR e delle 250 PR venne modificato riducendo il numero di marce da 7 a 6 (mediante la sostituzione del tamburo [[desmodromico]]) e, dopo aver scartato l'ipotesi di maggiorare la cilindrata della 4 cilindri per ammetterla nella [[classe 350]], i fratelli Villa progettarono una nuova moto 250 cm³ [[motore V2|bicilindrica a V]] sovrapposto frontemarcia, con immissione a valvola rotante, raffreddamento misto aria+acqua e accensione elettronica. Costruita in un solo esemplare e portata in gara esclusivamente da Walter Villa, questa moto otterrà alcuni buoni risultati, come la vittoria al Circuito dell'Acciaio di [[Terni]]. Sempre di quell'anno la costruzione di una 50 cm³, da impiegare nelle gare di velocità Juniores, con motore realizzato con carter fusi in terra e sulla quale un terzo fratello Villa, Romano, colse brillanti risultati prima di morire a seguito di un [[incidente stradale]].
 
Sulla base del 250 bicilindrico a V frontemarcia venne sviluppata una 125 con la medesima impostazione motoristica, con l'intento di affidarla in gara al giovane [[Claudio Lusuardi]] che in quel periodo era motorista presso la loro officina e che si stava occupando della messa a punto della neonata 50 da Gran Premio, una monocilindrica orizzontale con telaio in tubi.
Il Campionato Italiano Seniores 125 del 1971 si chiuderà con Walter Villa in seconda posizione e [[Otello Buscherini]] in terza<ref>{{Cita web |url=http://www.paolotordi.it/paolotordi/index.php?page=albo-125-civ-1969-90 |titolo=Albo 125 CIV 1969/90 |accesso=1312 apriledicembre 20112016|editoresito=http://www.paolotordi.it}}</ref>.
 
Le prime realizzazioni nel nuovo settore furono una 50 e una 125&nbsp;cm³ che adottavano [[motori Franco Morini]]; il motore della 50 era il Morini Turbostar, per il quale Francesco aveva anche preparato in precedenza un kit di elaborazione (così come per il motore [[Malanca]] della stessa cilindrata). Per la 125 era stato valutato anche il motore [[Zündapp]] ma venne in seguito scartato.
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Una delle affermazioni del nuovo modello è quella di Franco Picco che nel 1978 conquista il Campionato Italiano Cross 500 Seniores. Alla MX seguì la serie ''MX1'' con telai modificati e motori compatti e cominciarono i primi tentativi di introdurre motori raffreddati a liquido per le 125&nbsp;cm³.
 
=== Gli anni ottanta e la cessazione delle attività ===
Dalla fine del [[1981]] vennero adottate le [[sospensioni]] posteriori monocross (cioè con un singolo [[ammortizzatore]] al posto di due) per tutta la gamma, seguite dall'introduzione di motori con raffreddamento ad acqua anche per le 250.
[[File:Moto Villa 125 TT4 circa 1982.jpg|thumb|Moto Villa TT4]]
 
Sempre nel 1981 venne proposta la nuova 125 TT4, una moto ad impiego esclusivamente agonistico, sviluppata col contributo del giovane [[Luca Cadalora]] che in quel periodo lavorava come apprendista nell'officina di Francesco Villa. Il regolamento del Campionato Italiano Juniores per la categoria TT4 ammetteva moto equipaggiate con motori 125&nbsp;cm³ di produzione in serie e ciclistica libera; i propulsori utilizzati inizialmente erano gli stessi che equipaggiavano i Kart e le 125MX in versione Cross (motori con raffreddamento ad aria e alimentazione ad aspirazione sia libera che lamellare).
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Una delle novità introdotte nel [[1982]] fu la realizzazione di nuovi forcelloni posteriori per i modelli da fuoristrada, interamente in alluminio, più robusti e più leggeri, mentre la gamma di produzione si ampliò estendendosi anche alle moto ad impiego stradale come la ''Italia'' (una [[naked (motociclismo)|naked]] 125&nbsp;cm³ con raffreddamento ad aria), la ''Seebring'' (con motore raffreddato a liquido) e la ''Daytona'' (carenata con motore raffreddato a liquido), mentre tra i nuovi modelli fuoristrada videro la luce la nuova 80&nbsp;cm³ raffreddata a liquido denominata ''Tempestino'', rimasta però allo stato di [[prototipo]], e la ''495 MCA'' che avrebbe dovuto essere il modello di punta nelle competizioni crossistiche: raffreddata a liquido e offerta con [[freno a disco]] anteriore come optional rimase anch'essa allo stato di prototipo. Altro modello dei primi anni Ottanta è l'[[enduro]] ''Rommel'' 350&nbsp;cm³.
 
Negli anni ottanta, presso gli stabilimenti della Villa, si trasferì la [[Moto Meteora]], che già assemblava parte della produzione Villa.
 
Nel [[motomondiale 1982]] Claudio Lusuardi si piazzò 3º in [[classe 50]] e la Moto Villa si piazzerà 4º nel Mondiale Marche. Ottimi risultati anche nei [[karting|kart]]: la Moto Villa vinse il Campionato Italiano Kart 125 Junior e il Campionato Francese Kart 125.
 
Nel [[1983]] sempre Lusuardi vince il Campionato Italiano Seniores della 50 con una Villa dotata di telaio scatolato monoscocca in alluminio<ref>{{Cita web |url=http://www.paolotordi.it/paolotordi/index.php?page=albo-50-civ-1969-83 |titolo=Albo 50 CIV 1969/83 |accesso=1312 apriledicembre 20112016|editoresito=http://www.paolotordi.it}}</ref>, piazzandosi di nuovo 3º nel [[Motomondiale 1983|Mondiale]].
 
Dal [[1984]] l'attività della Moto Villa conosce però un brusco declino, dovuto anche alla concorrenza delle grandi case giapponesi, Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki che lasciano sempre meno spazio per piccoli costruttori. L'attività della Villa si ridusse sempre più fino a cessare nel [[1987]], per riprendere negli [[anni 1990|anni novanta]] con l'importazione di [[scooter (veicolo)|scooter]] dall'[[Estremo Oriente]].
 
== Il marchio Moto Villa ==
Dal [[1984]] l'attività della Moto Villa conosce però un brusco declino, dovuto anche alla concorrenza delle grandi case giapponesi, Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki che lasciano sempre meno spazio per piccoli costruttori. L'attività della Villa si ridusse sempre più fino a cessare nel [[1987]], per riprendere negli [[anni 1990|anni novanta]] con l'importazione di [[scooter (veicolo)|scooter]] dall'[[Estremo Oriente]].
Da quel momento solo il marchio è riapparso sul mercato a tratti, dapprima con l'importazione di modelli di scooter dall'estremo oriente, in seguito con la presentazione di un nuovo modello da fuoristrada prodotto da una nuova società situata in provincia di Varese<ref>{{cita web|url=http://motovilla.eu/moto/|titolo=CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE 400 SPORT|accesso=20 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181113162320/http://motovilla.eu/moto/|dataarchivio=13 novembre 2018|urlmorto=sì}}</ref>. Nel 2012 il marchio è stato rilevato dal concessionario storico Moto Villa di Varese, Cross2R che presenta un catalogo di modelli soprattutto per il fuoristrada<ref>{{Cita web|url=https://www.motovilla.eu/italia/storia/|titolo=MOTO VILLA – LA STORIA 1967|sito=|accesso=9 novembre 2018}}</ref>.
 
==Note==
{{<references}}/>
 
==Altri progetti==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
*{{cita web|url=http://www.villaveloci.it/|titolo=Sito Moto Villa Vintage}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|moto|trasporti}}
* {{Cita web|url=https://motovilla.eu/ |titolo= Sito ufficiale della Moto Villa Italia}}
* {{cita web|url=http://www.villavelocivillaitalia.it/org|titolo=Sito Moto Villa Vintage|accesso=12 dicembre 2016}}
 
{{Portale|aziende|moto|trasporti}}
[[Categoria:Case motociclistiche italiane]]
[[Categoria:Moto Villa]]