Figline di Prato: differenze tra le versioni

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=== Medioevo ===
L'abitato è comunque di origine medievale ed il suo sviluppo è probabilmente legato alla produzione di terrecotte. Le fornaci di Figline occupavano ai primi del Trecento ben sessanta persone circa.
Il borgo si sviluppò soprattutto nel XIII e XIV secolo, e dal 1183 è documentata la chiesa dedicata a San Pietro che si trova al suo centro, diventata in seguito chiesa parrocchiale ([[pieve]]) .
La chiesa venne poi ampliata con l'aggiunta del transetto e del campanile a torre tra il XIII e il XIV secolo. L'interno conserva molti interessanti frammenti di una completa decorazione ad affresco, risalente prevalentemente alla seconda metà del XIV secolo.<ref>Luciano Bellosi, ''Come un prato fiorito: studi sull'arte tardogotica'', 2000, pag.83</ref>
Notevole il grande tabernacolo di Sant'Anna, attiguo alla chiesa, opera maestosa attribuita ad [[Agnolo Gaddi]].
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In realtà le cave di Figline producevano diversi tipi di materiali litici:
*il granitone, una durissima pietra ([[gabbro]]) utilizzata per produrre macine da mulino, nell'area sud-ovest del borgo, nei pressi del Rio delle Cave;
*il serpentino, ([[marmo verde di Prato]]) nell'area a nord-ovest, ed in particolare in località Pian di Gello che ospita le cave più antiche, anche se molte cave sono state aperte su tutte le pendici che guardano il paesel'abitato<ref>Francesco Rodolico, ''Le pietre delle città d'Italia'', Le Monnier, 1953</ref>;
*la [[pietra alberese]], utilizzata anche per le murature a vista degli edifici più antichi del borgo, nell'area ad est.
 
=== XX secolo ===
Durante la seconda guerra mondiale l'abitato di Figline fu teatro del tragico epilogo di uno degli episodi più importanti della Resistenza in Toscana. All'inizio del mese di settembre 1944 la formazione partigiana Bogardo Buricchi, attiva sul monte Javello, scende a valle per partecipare all'imminente liberazione di Prato, ma viene intercettata da reparti tedeschi. Dopo vari scontri, il 6 settembre, 31 partigiani vengono catturati, picchiati, sottoposti ad un processo sommario e dato il via all'esecuzionegiustiziati. Due partigiani riuscirono a fuggire<ref>Michele di Sabato. Ricerche e documenti sulla resistenza pratese, Prato Pentalinea, 1995. Prato. Dalla guerra alla ricostruzione, 2006.</ref>. Un medico tuttavia riuscirà a raggiungere la città di Prato e comunicare al comando americano dell'esecuzione in corso nel piccolo paese. Il comando americano, temendo un eccidio di massa, attivò un bombardamento dissuasivo che dette la possibilità all'ultimo partigiano rimasto in vita di togliersi la corda dal collo, scendere dal patibolo e fuggire.
Le vittime furono 29.
Un monumento in cemento e vetro posto a pochi metri dal luogo dell'eccidio contiene le corde usate per l'impiccagione ad imperitura memoria.
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== Toponimo ==
[[File:San pietro a figline, campanile.jpg|thumb|vista laterale della Pieve di San Pietro con il campanile]]
Figline deriva il suo nome (in comune con un'altra più importante [[figline Valdarno|località nel Valdarno superiore]]) dal latino "''figalinae''" (ceramiche, con evoluzione in "figuline" o "fegghine") che suggerisce quindi un luogo ove si lavorano argille per la fabbricazione di terrecotte e ceramiche.
Tale etimologia è confermata dal fatto che per secoli Figline è stata sede di fornaci, alcune ancora superstiti, anche se non più in funzione.
 
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<references/>
== Bibliografia ==
*F. Gurrieri e G. Maetzke, ''La pieve di Figline di Prato'', Prato 1973
 
==Altri progetti==
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