Limonta: differenze tra le versioni

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Storia: Titoo di Conte di Limonta oggi dei prevosti della Basilica milanese, ma non più in uso
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{{F|centri abitati della Lombardia|luglio 2017}}
{{Divisione amministrativa
{{nd|il calciatore italiano|Daniele Limonta}}{{citazione|È una terricciola pressoché ascosa fra i castagni al guardo di chi spiccatosi dalla punta di Bellagio per navigare verso Lecco, la cerca a mezza costa in faccia a Lierna|[[Tommaso Grossi]], [[Marco Visconti]]}}{{Divisione amministrativa
|Nome=Limonta
|Nome ufficiale=
|Panorama=Limonta.jpg
|Didascalia=Vista dal lago di Como
|Stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Divisione amm grado 1-2=
|Divisione amm grado 2=Lecco
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|Divisione amm grado 3=Oliveto Lario
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|Note superficie=
|Abitanti=362
|Note abitanti=[http://italia.indettaglio.it/ita/lombardia/lecco_olivetolario_limonta.html La Frazione di Limonta]
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|Aggiornamento abitanti=
|Codice postale=23865
|Prefisso=031
|Fuso orario=+1
|Codice catastale=
|Nome abitanti=limontini
|Patrono=
|Festivo=
}}
 
'''Limonta''' (''Limùnta'' in [[dialetto lecchese]]) è una frazione del comune di [[Oliveto Lario]] in [[provincia di Lecco]] che si affaccia sul ramo sud orientale del [[Lago di Como]].
 
Nel romanzo storico ''Marco Visconti'' di [[Tommaso Grossi]], pubblicato nel 1834, la prima parte della vicenda è ambientata nella Limonta del 1327;<ref name=":0" /> in questo romanzo, l’episodio della fuga dello scudiero Lupo da Limonta è ambientato in un castello della odierna [[Rescaldina]] e, da tale episodio del romanzo, il Comune, in età moderna, ha tratto la fonte del suo stemma: questo descrive infatti un lupo che fugge da una torre (probabilmente posta nella attuale Via Roma 7 di Rescaldina) con stemma visconteo. Durante le contese tra Visconti e Sforza il nobile Lupo da Limonta venne imprigionato e la fuga fu possibile grazie ad uno stratagemma: il giullare Tremacoldo chiese di partecipare alla giostra-torneo, cui in realtà si presentò, camuffato, Lupo da Limonta che, balzato in sella al cavallo, invece di dirigersi lancia in resta contro la sagoma del saraceno si diede alla fuga.
Storicamente costituì un [[feudo]] della [[basilica di Sant'Ambrogio]] a [[Milano]], assieme alla contigua [[Civenna]] ed a [[Campione d'Italia]] (sul [[Lago di Lugano]]); gli [[Abate|abati]] infatti potevano fregiarsi del titolo di [[Conte|conti]] di Limonta, Civenna e Campione.
 
== Storia ==
Storicamente, Limonta fu dapprima una corte regia, per poi costituire un [[Beneficio ecclesiastico|beneficio]] di un tal Maderico. Successivamente, come documentato da un diploma imperiale di [[Lotario I]] datato 24 gennaio [[835]], Limonta fu un [[feudo]] della [[basilica di Sant'Ambrogio]] a [[Milano]].<ref name=":05222222333" /> In seguito, il feudo fu esteso alla contigua [[Civenna]]<ref name=":05222222332">{{cita|Zastrow|p. 27}}.</ref> e a [[Campione d'Italia]] (sul [[Lago di Lugano]]); gli [[Abate|abati]] infatti potevano fregiarsi del titolo di [[Conte|conti]] di Limonta, Civenna e Campione (titoli passati nell'Ottocento ai prevosti della Basilica milanese come eredi dei diritti degli abati ma non più usati da metà Novecento).
 
Pur tra alterne vicende, questo feudo costituì per otto secoli un'[[enclave]] giurisdizionale circondata dal territorio dello Stato di Milano, cioè una specie di microstato semi-indipendente, la cui fine avvenne nell'epoca [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]], con l'annessione della Contea alla [[Repubblica Cisalpina]] nel [[1797]].
 
Lo stendardo dei Limontini viene così descritto: "bianco con una cicogna nel mezzo, che ha un pastorale nel becco ed una mitra ai piedi".<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Tommaso Grossi|wkautore=Tommaso Grossi|titolo=Marco Visconti|editore=Aiace, Torino|p=121}}</ref>
Da notare che molti dei suoi abitanti portano il [[cognome]] "Limonta".
 
== Origini del nome ==
In un testo datato 1624, la località è menzionata con la dicitura ''Elimonte.<ref name=":052222223332">{{cita|Zastrow|p. 108}}.</ref>''
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
=== Architetture religiose ===
 
==== Chiesa dei Santi Ambrogio e Bernardo ====
Nella parte più alta di Limonta si trova la chiesa parrocchiale, la cui dedicazione rimanda alla reggenza della [[Basilica di Sant'Ambrogio|basilica ambrosiana di Milano]] da parte dei [[Ordine cistercense|frati cistercensi]].<ref name=":05222222332" /> Costruita durante l'[[Alto Medioevo]], la chiesa fu ristrutturata nel 1673, anno in cui vennero aggiunte due cappelle laterali in stile [[barocco]].''<ref name=":05222222332322">{{cita|Zastrow|p. 131}}.</ref>''
 
Internamente, la parrocchiale di Limonta conserva una ''Madonna col Bambino'' dipinta da [[Paris Bordon]]'''''<ref name=":06" />''''' e, sulla parete dietro al presbiterio [[barocco]],<ref name=":05222222333">{{cita|Zastrow|p. 61}}.</ref> un [[polittico]] del XIV-XV secolo, avente come soggetto una ''Crocefissione tra Santi.<ref name=":052222223324">{{cita|Zastrow|p. 35}}.</ref>'''<ref name=":06">{{cita|Borghese|p. 343}}.</ref>''''' La chiesa ospita inoltre una serie di dipinti del Seicento.<ref name=":052222223324" /> Tra di essi, sei tele [[Pittura a olio|a olio]] in stile barocco, due delle quali raffigurano, rispettivamente, i santi [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] e [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]].''<ref name=":05222222332322" />'' Quest'ultimo è raffigurato anche in un tondo sulla volta della navata (XIX secolo),''<ref name=":05222222332323">{{cita|Zastrow|p. 164}}.</ref>'' oltre che al centro del frammento di un antico [[paliotto]] conservato in sacrestia''<ref name=":0522222233232">{{cita|Zastrow|p. 154}}.</ref>''
 
==== Santuario della Madonna del Moletto ====
Originariamente dedicato all'[[Immacolata Concezione|Immacolata]],''<ref name=":052222223332" />'' il santuario fu costruito in due fasi distinte, durante primo quarto del [[XVII secolo|Seicento]],<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LC120-00345/?view=luoghi&offset=13&hid=4.541&sort=sort_int|titolo=Santuario della Madonna del Moletto, Via Madonna del Molinetto - Oliveto Lario (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2021-08-04}}</ref> secondo il volere di Roberto Rusca (curato di Limonta e vicario dell'abate del [[Basilica di Sant'Ambrogio|monastero milanese di Sant'Ambrogio]]).''<ref name=":052222223332" />'' L'appellativo ''Moletto'' si riferisce al piccolo molo situato nei pressi della chiesa, comprato assieme ai terreni circostanti dal Rusca nell'anno 1605.''<ref name=":052222223332" />''
 
Tra il 1640 e il 1641,''<ref name=":052222223332" />'' tutto l'interno del santuario fu affrescato per mano dei fratelli Giovan Battista e [[Giovanni Paolo Recchi]].<ref name=":0522222233">{{cita|Zastrow|p. 32}}.</ref>'''''<ref name=":6223">{{Cita|TCI|p. 312|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref>''''' Tra gli affreschi, spiccano un ''Sant'Ambrogio a cavallo'' (in [[controfacciata]]) e un'''[[Annunciazione]] tra i santi Benedetto e Bernardo'' (dietro all'altare),<ref name=":0522222233" /> icona mariana alla quale probabilmente si deve l'attuale dedicazione del santuario,''<ref name=":052222223332" />'' intitolato alla Beata Vergine Annunciata<ref>{{Cita web|url=https://www.quicomo.it/social/leggende-gioielli-nascosti-lago-como-madonna-moletto-.html|titolo=Le leggende dei gioielli nascosti del Lago di Como|sito=QuiComo|lingua=it|accesso=2021-08-12}}</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
Limonta non è servita da alcuna linea ferroviaria; la stazione più vicina è quella di [[Stazione di Lierna|Lierna]], che dista circa 2&nbsp;km, sulla sponda Lecchese, posta sulla linea secondaria [[Ferrovia della Valtellina|Lecco-Sondrio]]. Il paese avrebbe dovuto essere collegato dalla [[Ferrovia Milano-Asso#Il prolungamento verso Bellagio mai realizzato|Asso-Bellagio]] un prolungamento della Milano-Asso gestita delle [[Gruppo FNM|FNM]], che fu più volte progettata ma mai realizzata<ref>[https://docplayer.it/amp/58301819-La-storia-corre-sui-binari-la-ferrovia-a-valbrona-un-sogno-di-fine-800-rimasto-sulla-carta-fulvio-paredi.html ''La Storia corre sui binari: la ferrovia a Valbrona un sogno di fine '800 rimasto sulla carta (Fulvio Paredi)'']</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita libro|autore=Annalisa Borghese|titolo=Il territorio lariano e i suoi comuni|annooriginale=1992|editore=Editoriale del Drago|città=Milano|p=343|capitolo=Oliveto Lario|cid=Borghese}}
* {{Cita libro|autore=Oleg Zastrow|titolo=Sant'Ambrogio - Immagini tra Lario e Brianza|annooriginale=1997|editore=Cattaneo Editore|città=Oggiono|cid=Zastrow}}
* {{Cita libro|curatore=Touring Club Italiano|titolo=Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano)|url=|annooriginale=1999|editore=Touring Editore|città=Milano|cid=TCI99|ISBN=88-365-1325-5}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ToponimoLombardia}}
 
{{Portale|Lombardia}}
 
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[[Categoria:Comuni soppressi della Lombardia soppressi]]
[[Categoria:Oliveto Lario]]
[[Categoria:Feudi imperiali]]